Con 2.106 nuove adesioni nel 2023 la Cassa dottori commercialisti (Cdc) ha raggiunto i 73.307 iscritti (10.993 pensionati con un rapporto con gli associati pari a 6,7): sono dati desunti dalla sesta edizione del Reputational report dell'Ente presieduto da Stefano Distilli, illustrato questa mattina al cinema Barberini, a Roma.
Dal punto di vista territoriale, viene messo in luce nel documento, "la regione con il maggior numero di dottori commercialisti è la Lombardia (13.545), seguita da Lazio (8.071), Campania (7.683), Veneto (6.338) ed Emilia-Romagna (6.075)"; nel 2022, l'età media degli iscritti alla Cdc, al netto dei pensionati attivi, si attesta intorno ai 51 anni.
L'incidenza femminile nella platea "continua a crescere, con un valore pari al 33,4% che permette di consolidare il rapporto uno a tre tra donne e uomini", e "la regione con la maggiore presenza femminile è l'Emilia-Romagna che raggiunge il 41%".
I redditi medi dichiarati dai dottori commercialisti nel 2023 "registrano un aumento pari al 8,1%, passando da oltre 74.000 euro a più di 80.000 euro, i volumi d'affari superano i 145.000 euro (+10,9%)". E, specifica il testo della Cdc, "per quanto riguarda la componente femminile, i redditi e i volumi d'affari medi dichiarati nel 2023 si attestano al +7,5% e al +9,6%", segnalando, perciò, "una tendenza in crescita dei dati reddituali delle professioniste, anche se permangono ancora evidenti differenze", scrive la Cassa.
Per Distilli, "impegno costante, lavoro corale, collaborazione e capacità di ascolto ci hanno permesso di raggiungere importanti risultati. In questi anni, una delle sfide fondamentali è stata quella di riequilibrare il sistema in favore della componente giovanile e di garantire loro l'adeguatezza delle prestazioni pensionistiche", chiosa il presidente della Cdc.
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