Il ragazzo di 16 anni che il 17
settembre a Castello di Serravalle, nel Bolognese, uccise a
colpi di pistola il coetaneo Giuseppe Balboni, era capace di
intendere e di volere al momento del fatto. E' la conclusione a
cui è arrivato lo psichiatra Mario Vittorangeli, nominato come
perito dal Gip del tribunale per i minorenni, nell'incidente
probatorio che si è concluso oggi.
Il corpo di Balboni venne ritrovato otto giorni dopo
l'omicidio, all'interno di un pozzo. Nella perizia, a cui ha
partecipato anche Rita Di Sarro, consulente nominato dalla
famiglia della vittima, rappresentata dagli avvocati Domenico
Morace e Francesca Lamazza, si sottolinea come la personalità
dell'indagato era tale da consentire progettazione, esecuzione
dell'azione delittuosa e previsione delle conseguenze. Il
16enne, difeso dagli avvocati Pietro Gabriele e Icilia Leoni,
venne fermato per omicidio premeditato commesso per futili
motivi, e occultamento di cadavere. Da allora è in carcere.
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