Quarantuno condanne, le più alte a
20 anni per l'ex presidente del Consiglio comunale di Piacenza
Giuseppe Caruso e per Salvatore Grande Aracri, figlio del boss
Francesco e nipote di Nicolino. Le ha pronunciate a Bologna,
nell'aula bunker del carcere della Dozza, il gup Sandro
Pecorella, concludendo in primo grado il processo in abbreviato
sull'inchiesta di 'Ndrangheta 'Grimilde', con al centro le
infiltrazioni a Brescello (Reggio Emilia), unico comune
emiliano-romagnolo sciolto per mafia. Per Caruso, ex FdI ed ex
funzionario delle dogane, ruolo col quale avrebbe aiutato la
cosca, è stata disposta una provvisionale da un milione per il
Comune di Piacenza.
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