La procura della Repubblica di
Sciacca (Ag) ha notificato l'avviso di conclusione delle
indagini nei confronti di 3 persone nell'ambito dell'inchiesta
scaturita dalla tragedia risalente allo scorso carnevale,
costata la vita del piccolo Salvatore Sclafani, 4 anni, morto
dopo essere caduto da un carro allegorico che stava sfilando.
I pubblici ministeri Roberta Griffo e Michele Marrone hanno
chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Francesco
Sclafani, papà del bambino, di Giuseppe Sclafani, presidente
dell'associazione culturale "E ora li femmi tu" (che ha
costruito il carro "Volere volare" coinvolto nell'incidente) e
di Giuseppe Corona, presidente della Futuris S.r.l., la società
a cui il comune aveva affidato l'organizzazione della
manifestazione. Tutti sono accusati di concorso in omicidio
colposo.
Il fatto risale al 22 febbraio di un anno fa. Il padre del
piccolo Salvatore aveva appoggiato il figlioletto sul carro per
scattargli una fotografia. Il polistirolo che costituiva la base
della struttura tuttavia ha ceduto, e il bambino è precipitato
sul selciato, venendo travolto dallo stesso carro, che stava
sfilando. Per la magistratura il papà del bambino non avrebbe
dovuto metterlo sul carro allegorico; il costruttore del carro
invece è accusato di non avere predisposto le opportune misure
di sicurezza, mentre all'organizzatore della manifestazione
viene contestato di non avere adottato provvedimenti necessari
che impedissero al pubblico di avvicinarsi ai carri.
L'udienza preliminare davanti al giudice Alberto Davico è in
programma il prossimo 19 marzo. Subito dopo l'incidente il papà
del bambino ha tentato di soccorrere il piccolo Salvatore,
prendendolo in braccio e correndo disperato verso una delle
ambulanze in servizio lungo il circuito della manifestazione in
maschera. I soccorsi però furono inutili e il sindaco decretò
l'annullamento della manifestazione in segno di lutto.
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