"La tragedia c'è stata, ma non so perché.
Se si poteva evitare lo deve dire chi sta ancora controllando carte e perizie.
La Procura non si tira
indietro, anzi. Ma al presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, chiedo di dare un'accelerata. Da padre di famiglia,
presidente, faccia in modo che si arrivi a capo di tutto. Dopo
un anno è inutile che ancora aspettiamo di capire". Lo ha detto
Luigi Pagliarello, padre di Selene e nonno di Samuele, la
trentenne infermiera e il feto morti lo scorso anno nella strage
di via Trilussa a Ravanusa (Agrigento). Una fuga di gas fece
saltare in aria, l'11 dicembre del 2021, parte del quartiere
causando dieci vittimi, compresi Samuele che sarebbe dovuto
nascere pochi giorni dopo, la madre e il padre, Giuseppe
Carmina.
Oggi, alle ore 18, Selene, il marito Giuseppe Carmina e il
piccolo Samuele saranno ricordati nel santuario della Madonna
dell'Aiuto della loro Campobello di Licata.
"Samuele l'ho conosciuto all'obitorio - ricorda, straziato dal
dolore, Pagliarello - , era un bel bambino e somigliava molto al
papà. Con mia figlia ci parlo sempre e prima o poi ci
rincontreremo".
Secondo quanto reso noto dalla Procura di Agrigento, nei giorni
seguenti alla tragedia, l'esplosione fu provocata da una "camera
di gas innescata da una scintilla casuale". Dieci gli avvisi di
garanzia per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, a
dirigenti e tecnici della società Italgas, che sono stati
notificati un anno fa.
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