È stato condannato a 15 anni e 8
mesi per l'omicidio della cugina e vicina di casa Stefania Rota
l'ex agente di commercio Ivan Perico, 62 anni di Mapello
(Bergamo). La sentenza è stata letta dopo un'ora e mezza di
camera di consiglio, dalla Corte d'assise di Bergamo.
Esclusa dall'omicidio volontario l'aggravante dei motivi
abietti, mentre l'accusa di aver dato fuoco a uno studio tecnico
di Mapello, sempre per l'ossessione di Perico di essere stato in
qualche maniera raggirato, una ventina di giorni dopo l'omicidio
della cugina - avvenuto l'11 febbraio 2023, ma il corpo venne
ritrovato in casa solo il successivo 21 aprile - è stata
riqualificata in forma tentata (anche a seguito di un accordo
extragiudiziale tra le parti per il risarcimento dei danni).
Riconosciute le attenuanti generiche, gli è stata applicata la
riduzione di pena prevista dal rito abbreviato (iter
inizialmente non accolto). La pm Letizia Ruggeri aveva chiesto
una condanna a 15 anni e 6 mesi, mentre la difesa -
rappresentata dall'avvocato Roberta Campana - ha chiesto il
minimo edittale.
L'udienza - cui Perico non ha presenziato, come nelle
precedenti - si è aperta con la lettura della consulenza chiesta
dalla Corte alla psichiatra Giuseppina Paulillo, direttore
dell'unità Residenze psichiatriche e Psicopatologia forense
dell'Ausl di Parma, che ha confermato come l'imputato fosse
capace di intendere e volere e affetto da un "disturbo della
personalità di tipo narcisistico con tratti istrionici". La
psichiatra ha spiegato che si è trattato di un delitto d'impeto,
del quale Perico ha subito avuto consapevolezza.
Presenti in aula alcuni familiari di Stefania Rota. Disposto
anche il dissequestro dell'abitazione dell'imputato, chiesto
dalla difesa. Per le motivazioni saranno necessari 60 giorni
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