Un'installazione dedicata alla
memoria di ogni donna vittima di femminicidio nell'ultimo anno è
stata inaugurata oggi a Treviso, sulla balaustra del Ponte
dell'Università lungo Riviera Garibaldi, con decine di cartelli
appesi, con nome e foto.
Per Maria Domenica Pedone, presidente della Commissione
Comunale Pari Opportunità, "con questa iniziativa vogliamo
onorare e ricordare le vittime dei femminicidi, e la nostra
intenzione è quella di dare loro dignità per fare sì che non
siano ricondotti soltanto dei numeri, ma farle riconoscere
persona per persona con la loro storia, la loro vita, mettendole
poi al centro della narrazione del femminicidio e non invece
come avviene spesso, dove è l'uomo al centro della cronaca".
"L'installazione ha un impatto visivo forte e simbolico -
sottolinea l'assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo -
che mira a stimolare una presa di coscienza collettiva per
ridare un nome e una centralità nella narrazione dei femminicidi
a ciascuna vittima. Nomi, età, storie, tracciano una mappa della
violenza che si caratterizza per democraticità: ci sono tutte le
età, nazionalità e estrazioni sociali e culturali. Le
statistiche producono assuefazione, i nomi e cognomi raccontano
storie di relazioni spezzate e fanno emergere un dramma sociale.
Ogni nome è una madre tolta ai suoi figli, una figlia tolta ai
suoi genitori, ai fratelli e alle sorelle, ogni donna uccisa è
un'amicizia strappata, un amore sottratto e negato. Occorre
sentire il peso di ogni passo sottratto a queste storie".
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