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La scelta di Deborah, muore di tumore per far nascere la figlia

La scelta di Deborah, muore di tumore per far nascere la figlia

Rifiuta le cure, la bimba ha 2 mesi. Fontana: 'Un atto d'amore'

MILANO, 26 novembre 2024, 20:13

Redazione ANSA

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FACEBOOK DEBORAH VANINI - RIPRODUZIONE RISERVATA

FACEBOOK DEBORAH VANINI - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il giorno in cui ho scoperto di essere incinta, ho scoperto anche di avere un tumore al quarto stadio. Uno shock". È il 22 settembre quando Deborah Vanini, 38enne di Como, scrive queste parole sulla sua pagina Facebook, pochi giorni dopo la nascita della figlia Megan.

La piccola è nata grazie al sacrificio della madre che ha deciso di rifiutare le cure per portare a termine la gravidanza. Ma la giovane ha potuto stare accanto alla sua bambina solo due mesi perché il cancro non le ha lasciato scampo e pochi giorni fa è morta. Oggi si sono tenuti i funerali. È proprio Deborah a raccontare, sui social, quanta forza ci è voluta per non farsi prendere dal panico, dalla disperazione, per fare quella che ha definito la SCELTA, a caratteri maiuscoli. "Scelte più grandi di noi, sulla vita che avevamo creato. Messi davanti alla più difficile al mondo per un genitore - scriveva -, decidere per la vita o meno dei propri figli". Infatti le cure, "i farmaci, una valanga di farmaci" non erano compatibili con una gravidanza.

"Avevo una vita da sogno fino al giorno precedente - raccontava -. Dalla notizia più bella alla più brutta in 25 secondi netti. Dalla gioia più grande alla disperazione più assoluta. Dall'estasi alle pene dell'inferno". Megan è nata il 18 settembre e la sua mamma pochi giorni dopo ha postato le sue foto orgogliosa. L'ultimo post di Deborah è di un mese dopo ed è rivolto alla figlia: "Chissà per quanto tempo potrò guardarti, ogni mese, giorno, ora, sono un prezioso dono. Farò di tutto e lotterò per guardarti il più a lungo possibile". Deborah è morta qualche giorno fa, lasciando la figlia, un compagno e la famiglia. La sua storia ha colpito tante persone.

"Sono delle dimostrazioni di grande amore - ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana -. Bisogna togliersi il cappello davanti a queste scelte e piangere una donna che ha dimostrato di avere un coraggio e un amore fuori dal comune". "Mi inchino di fronte a questa donna eroica, al posto suo avrei fatto esattamente la stessa cosa", ha commentato l'assessore al Welfare lombardo Guido Bertolaso.
   

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