E' di 23 persone raggiunte da
misure cautelari - 22 finiti agli arresti domiciliari e un
obbligo di firma - tra medici, avvocati, falsi testimoni e
procacciatori d'affari su un totale di 504 indagati, il bilancio
della maxi indagine sulle truffe alle compagnie assicurative
coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta
dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa (Caserta) e
del Nas di Napoli.
Le indagini, partite nel 2019 e proseguite fino a oggi, hanno
permesso di far venire alla luce pratiche per falsi incidenti
per quattro milioni di euro. La Procura aveva chiesto
inizialmente 54 misure cautelari ma dopo gli interrogatori del
gip eseguiti sulla base della cosiddetta Legge Nordio sono stati
emessi 23 provvedimenti cautelari.
A 17 indagati è stata anche contestata l'associazione a
delinquere finalizzata alle truffe. La base operativa del gruppo
era stata localizzata a Casal di Principe dove operava un falso
fisioterapista con tanto di centro per i trattamenti che è stato
sequestrato.
In totale i Nas hanno scoperto e sequestrato altri tre centri
diagnostici tra Caserta e Napoli dove venivano attestate false
lesioni e falsi trattamenti terapeutici per raggirare le
assicurazioni. Le apparecchiature sequestrate in uno dei centri
diagnostici sono state donate all'ospedale San Giuseppe Moscati
di Aversa.
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