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A Napoli protesta in piazza contro ddl 1660 e zone rosse

A Napoli protesta in piazza contro ddl 1660 e zone rosse

Lavoro, salario, casa le richieste di Rete Liberi/e di lottare

NAPOLI, 10 gennaio 2025, 12:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In piazza per protestare contro il disegno di legge d'iniziativa governativa in materia di sicurezza: il 'ddl 1660', intitolato 'Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario' approvato alla Camera e ora in discussione al Senato, sta suscitando non poche polemiche. Una protesta anche contro guerre, spese militari e zone rosse che hanno l'obiettivo di rafforzare la sicurezza pubblica. E così questa mattina un gruppo di disoccupati, lavoratori, hanno partecipato alla manifestazione promossa da Rete Liberi/E di Lottare di Napoli in piazza San Domenico Maggiore, dando vita ad un presidio e a un volantinaggio. "Vi diciamo noi cosa serve: tagliare la spesa militare, profitti e patrimoni miliardari, fermare la guerra e le grandi opere inutili e costose, prendere questa gigantesca quantità di risorse che sta nelle mani di pochissimi per garantire lavoro, sanità, casa a tutti/e" si legge nel volantino distribuito in piazza ai presenti.
    "Si sta anticipando già adesso il ddl 1660 con ordinanze prefettizie che, pensiamo, siano assurde: impediscono a persone che hanno precedenti contro il patrimonio o per interruzione di pubblico servizio, invasione di uffici, di poter sostare in alcune zone della città. E' una limitazione della libertà personale allucinante, una forma di marginalizzazione e criminalizzazione che pensiamo sia ancora più assurda e che anticipa un decreto liberticida" dice Walter Iannuzzi della Rete Liberi/e di Lottare di Napoli "La sicurezza che vogliamo e che la gente desidera è quella di avere un posto di lavoro, la certezza della casa, di poter accedere a un ospedale senza aspettare un anno per liste d'attesa".
    Tra i temi affrontati, il lavoro. Maria Rosaria, dipendente delle Terme di Agnano: "la vera emergenza è data dal fatto che da trentadue mesi non prendiamo lo stipendio. Non c'è un futuro per le Terme di Agnano, un importantissimo parco termale che è stato tolto alla città di Napoli". E Mario, operaio in un'azienda di spedizioni "L' emergenza è il lavoro innanzitutto perché noi ci siamo avvalsi semplicemente dei nostri diritti.
    Non ci vogliono far scioperare, siamo qui anche contro il ddl 1660, la nostra vertenza continua ad andare avanti da mesi ma continuiamo a trovare un muro dalla parte opposta. Noi non ci fermeremo". (ANSA)

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