Saranno ascoltati oggi nel
pomeriggio dagli inquirenti, come testimoni, una donna emiliana
e suo marito, finiti anche loro nella morsa dei trenta-quaranta
ragazzi che la notte di Capodanno, in piazza Duomo a Milano,
hanno messo in atto violenze sessuali di gruppo in serie nelle
forme delle molestie collettive della "tahrrush gamea", come era
già avvenuto tre anni fa.
In particolare, la donna sarebbe rimasta vittima di abusi da
parte di quel "muro umano", ma suo marito sarebbe riuscito a
salvarla dal "branco", tirandola fuori mentre i ragazzi la
stavano accerchiando, come hanno fatto con altre donne. Sono
almeno cinque i casi, alcuni con più vittime nello stesso
momento, su cui stanno indagando la procuratrice aggiunta
Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo con gli investigatori
della Squadra mobile.
Al momento, inquirenti e investigatori hanno raccolto la
denuncia e il verbale di una studentessa belga, la prima ragazza
a far emergere sui media ciò che era successo a due passi dal
Duomo, all'imbocco della Galleria, e che era con altri amici
quella notte, tra cui tre ragazze. E poi ancora la denuncia e il
racconto di un'avvocata lombarda e la denuncia di una giovane
inglese, presentata in Inghilterra.
Oltre alle due testimonianze previste per oggi, andrà avanti
anche nei prossimi giorni il lavoro di audizioni di vittime e
testimoni e di identificazione degli autori.
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