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Verdone, Vita da Carlo è come un campo da calcio

Verdone, Vita da Carlo è come un campo da calcio

La 2/a stagione dal 15 su Paramount+ "ancora più autobiografica"

ROMA, 13 settembre 2023, 20:05

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

Verdone, cinema italiano? Chiediamoci cosa gli manca - RIPRODUZIONE RISERVATA

Verdone, cinema italiano? Chiediamoci cosa gli manca - RIPRODUZIONE RISERVATA
Verdone, cinema italiano? Chiediamoci cosa gli manca - RIPRODUZIONE RISERVATA

Girare "una serie è molto più faticoso che girare un film, ma quando scrivi hai davanti uno spazio grande come un campo da calcio, non hai costrizioni". Lo dice Carlo Verdone, alla conferenza stampa per la seconda stagione della serie in 10 episodi da regista (coadiuvato da Valerio Vestoso), coautore e protagonista (prodotta da Luigi e Aurelio De Laurentiis), tra autobiografia e invenzione, Vita da Carlo, al debutto su Paramount+ dal 15 settembre (la prima era su Prime Video, ndr).
    "Avevo una certa paura, in genere i numeri due sono peggio dei numeri uno, ma abbiamo creato una struttura più solida, con dei colpi di scena importanti e un tono autobiografico più forte". Nel cast, con Verdone, tra ritorni, new entry e cameo, Sangiovanni, Ludovica Martino, Max Tortora, Caterina De Angelis, Antonio Bannò, Monica Guerritore, Filippo Contri, Stefania Rocca, Claudia Potenza, Maria Paiato, Stefano Ambrogi, Fabio Traversa, Claudia Gerini, Christian De Sica, Gabriele Muccino, Zlatan Ibrahimovic, Maria De Filippi. Nella trama Carlo, dopo l'esperienza da candidato sindaco di Roma, decide di girare il suo film più personale, solo da regista ("è come un piccolo Otto e mezzo" spiega), Maria F, attingendo a un fatto vero della sua giovinezza. Il suo produttore, Ovidio (Ambrogi) gli impone però di prendere da protagonista, accanto a Ludovica Martino, Sangiovanni, pop idol con valanghe di follower. Intanto procede la gravidanza della figlia di Carlo, Maddalena (De Angelis), con l'ex fidanzato Chicco (Bannò) che cerca di mostrarsi più affidabile, mentre l'altro figlio, Giovanni (Contri), avvocato, accetta una causa pericolosa. A complicare le giornate di Verdone, fra gli altri, anche una nuova imprevedibile fiamma, Sofia (Rocca); le nuove ansie del miglior amico Max (Tortora) e i continui inquietanti incontri con Fabio Traversa, il 'Fabris' di Compagni di scuola. "Mi sono sempre sentito un pochino in colpa con Traversa per quanto dopo Compagni di scuola venisse identificato con Fabris- racconta Verdone -. Ho voluto scrivergli un buon ruolo quasi per risarcirlo, e devo dire che lui l'hai svolto nel migliore dei modi".
    Verdone è rimasto stupito dalle qualità di Sangiovanni come attore: "Ha messo in campo se stesso, con le sue timidezze, i suoi momenti di riflessione e le sue malinconie". Per il cantante "lavorare con Carlo è stata un'esperienza incredibile.
    Mi sono sentito accolto da tutti, mi sono divertito tanto e sentito a mio agio. Spero che questo sia l'inizio di un qualcosa". Anche Ludovica Martino interpreta se stessa, "ma è il personaggio che mi assomiglia di meno: è cattivella - spiega -, molto perfida. La cosa più intelligente da fare era divertirmi e starci dentro per fare più ridere". Già si lavora alla terza stagione: "A novembre cominciamo a girare - annuncia Verdone -. il copione mi pare sia venuto bene, sarà molto ricca di personaggi". Dopo la serie, spiega, "tornerò al cinema" con il sogno sempre presente anche di realizzare "un film solo da regista che non sia prettamente comico... mi manca moltissimo non averlo fatto". Come vede la situazione del cinema italiano in sala? "Siamo sempre là, guardo il Cinetel e ci sono in cima sempre Barbie e Oppenheimer. C'è qualche film italiano che tenta qualcosa in più, ma è difficile. Interroghiamoci su questo senza farci troppe masturbazioni, sul perché non si prendano attori italiani per interpretare nostre icone. Sono polemiche che lasciano il tempo che trovano - osserva -.
    Dobbiamo riflettere su cosa manca al nostro cinema". Rispetto al cambio di piattaforma per la seconda stagione della serie, Aurelio De Laurentiis spiega: "Siamo passati a Paramount perché è un marchio che ci piace, legato al cinema.
    Amazon voleva fare la seconda serie ma non è stata all'altezza della mise che ha offerto Paramount+". "Vita da Carlo - sottolinea Antonella Dominici senior vice president streaming di Paramount+ e Pluto tv per Sud Europa, Medio Oriente e Africa - è la nostra prima produzione comedy original italiana. Investiremo molto su questo contenuto, perché pensiamo la cultura di Paramount possa essere incarnata bene da Carlo, star arcinota in Italia che avvicina anche i giovani".
   

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