Effetto 'Leonardo' agli Uffizi.
La mostra 'L'acqua microscopio della natura.
Il codice Leicester di
Leonardo da Vinci', ospitata dal 29 ottobre al 20 gennaio scorsi
nell'Aula Magliabechiana della Galleria, lungo il percorso
espositivo del museo, si è chiusa con risultato definito
"grande": durante il suo periodo di esposizione gli Uffizi sono
stati visitati da 383.987 persone, quasi 8000 in più rispetto
alle presenze nello stesso periodo dell'anno precedente.
La rassegna, curata dal direttore del Museo Galileo di
Firenze Paolo Galluzzi e sostenuta dal contributo della
Fondazione Cr di Firenze, ha riportato in Italia a distanza di
decenni il preziosissimo codice di Leonardo prestato
eccezionalmente agli Uffizi da Bill gates, suo attuale
proprietario: protagoniste ne sono state le 72 pagine del
manoscritto, dedicato all'acqua nello studio dei suoi molteplici
aspetti di elemento naturale, che il genio di Vinci vergò tra il
1504 e il 1508. Il Codex non tornava a Firenze dal 1982, quando
fu protagonista di una grande mostra gratuita in Palazzo
Vecchio.
"Gli Uffizi hanno riportato in Italia un tesoro di valore
inestimabile che non vi tornava da svariati decenni - commenta
il direttore delle Gallerie Eike Schmidt - Di fatto,
l'esposizione del Codex a Firenze ha aperto come primo grande
evento a livello globale le celebrazioni per i 500 anni dalla
morte del Genio di Vinci, che si tengono in tutto il mondo"
ques'anno. Galluzzi ha poi sottolineato "l'impressionante
attenzione riservata dai media di ogni angolo del mondo a questo
evento". Soddisfazione è stata espressa anche da Umberto Tombar,
presidente della Fondazione Cr Firenze.
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