I diversi modi di sentire di Virgilio Sieni, la tensione e il conflitto, la dicotomia corpo-mente nell'indagine coreografica di Wim Vandekeybus, il confronto con altre civiltà, altri linguaggi, la volubilità delle certezze nel lavoro di Emio Greco.
E poi autori quali Giorgio Barberio Corsetti, Alessandro Sciarroni, Lara Guidetti, Francesca Lattuada e Diego Tortelli: sono gli artisti del percorso pluridecennale tracciato dal Festival di danza contemporanea del Teatro Comunale di Ferrara.
10 spettacoli, di
cui 3 prime nazionali, in cartellone dal 10 settembre al 6
novembre.
Oltre alla prima italiana di "Eppur si muove" (coreografia di
Francesca Lattuada) nella versione per due danzatori di
Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, il 10, l'11 e
il 12 settembre, è al debutto anche quella che l'8 ottobre
riporta a Ferrara il coreografo fiammingo Wim Vandekeybus con
"Hands don't touch your precious Me". Vandekeybus torna a
Ferrara, dopo aver lasciato una traccia assai significativa
negli anni novanta e nei primi anni del nuovo secolo.
Un altro incontro molto atteso è quello con il coreografo
Emio Greco che insieme a Pieter C. Scholten ha creato "Blasphemy
Rhapsody", in programma il 6 novembre. Per la prima volta poi la
danza contemporanea si muove negli spazi verdi più suggestivi
della città: spettacoli ancora con l'Aterballetto che propone
due performance al Chiostro di San Paolo, con la compagnia
Sanpapié e con CollettivO CineticO.
A ottobre si ritorna a teatro, con la seconda parte del
festival, per il lavoro di Giorgio Barberio Corsetti, "La Gaia
Scienza. La rivolta degli oggetti", uno spettacolo del 1976,
riallestito all'interno del Progetto Ric.Ci. Due gli
appuntamenti con la Compagnia Virgilio Sieni: il 21 ottobre con
Danza cieca, in cui lo stesso Sieni e il danzatore non vedente
Giuseppe Comuniello sono protagonisti di un duetto sulla
tattilità, e il 23 col ritorno in scena di Paradiso.
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