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Omaggio a Umberto Folli ai Magazzini del Sale di Cervia

Omaggio a Umberto Folli ai Magazzini del Sale di Cervia

Lavori del Maestro e di 11 artisti formati alla sua fucina

CERVIA, 24 giugno 2024, 12:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I Magazzini del Sale di Cervia ospitano dal 27 giugno (inaugurazione ore 17) al 14 luglio un 'Omaggio al Maestro Umberto Folli (1919-1989)', collettiva a cura di Mara Predicatori con contributo testuale in catalogo di Claudio Spadoni. La mostra nasce dal desiderio espresso dall'Associazione il Gelso, e accolto dall'amministrazione comunale, di rimettere in prospettiva il ruolo artistico, culturale e didattico di un artista che con coerenza ha operato per circa un cinquantennio sul territorio, contribuendo alla formazione di numerosi allievi e artisti il cui operato oggi incide nella fisionomia dell'arte contemporanea del ravennate.
    Undici gli artisti (Paola Babini, Rosetta Berardi, Alexandra Baglio, Giovanni Fabbri, Agostino Marchetti, Stefano Mazzotti, Maurizio Pilò, Franco Pozzi, Guerrino Siroli, Oliana Spazzoli, Stefania Vecchi), diversi sia per questioni anagrafiche, sia per impiego di mezzi ed esiti espressivi, che tuttavia si sono sentiti parte di un comune discorso creativo.
    Ciascuno di loro ha selezionato due o tre lavori che evidenziano da un lato le influenze del loro mentore e al contempo la propria evoluzione personale e stilistica.
    Contributi che, sebbene profondamente differenti negli esiti e linguaggi, mostrano l'eredità di un sapiente mestiere artistico nel puntuale dominio tecnico che "diventa ad un tempo controllo percettivo, emotivo e concettuale spingendo la riflessione sul riverberarsi della realtà nella coscienza individuale". La mostra è anche occasione per riflettere sul ruolo dell'insegnamento artistico e l'importanza delle accademie nella formazione di nuove traiettorie culturali e sull'eredità di un più ampio contesto culturale. Le opere esposte e il catalogo prodotto sono una prima traccia per ricostruire la fisionomia di una "Scuola ravennate" che da Folli si declina in diverse generazioni di artisti, arrivando fino ad oggi.
   

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