"Immergersi nella cultura gladiatoria
e cimentarsi in una rievocazione degli storici combattimenti,
filologicamente ricostruita in tutti i dettagli,
nell'incredibile cornice del Colosseo": l'esperienza "esclusiva"
è offerta da Airbnb ai suoi clienti che si potranno prenotare
sulla piattaforma del colosso di scambi di alloggi per avere
accesso al Colosseo al tramonto, dopo la chiusura al pubblico,
in due sole date di maggio. Con un accordo grazie al quale
andranno al Parco Archeologico 1 milione e mezzo di dollari che
serviranno a supportare il progetto Il Colosseo si Racconta con
il rinnovo dell'esposizione permanente all'interno
dell'Anfiteatro Flavio. Ma su cui il solo annuncio è bastato a
scatenare la bufera.
Si indigna l'assessore alla Cultura di Roma Capitale
Massimiliano Smeriglio che bolla l'iniziativa di
"mercificazione" della cultura: "Non possiamo trasformare uno
dei monumenti più importanti al mondo in un parco a tema". Ha
quindi preso carta e penna e scritto al ceo di Airbnb per
chiedergli di "confermare lo stanziamento, rinunciando allo
spettacolo turisti-gladiatori".
"Non siamo a Disneyland, siamo Roma" protesta anche il
segretario del Pd romano Enzo Foschi che accusa Airbnb che,
dice, dopo aver preso "possesso del centro storico, snaturandolo
del tutto e facendolo diventare un grande parco turistico, ora
vuole ridicolizzare il Colosseo". Critiche che fanno ipotizzare
al responsabile cultura di FdI e presidente della Commissione
Cultura della Camera, Federico Mollicone, l'esistenza di un
"pregiudizio di sinistra contro la romanità" che nasconderebbe
"odio verso la tradizione e la storia romana". L'obiettivo
dell'accordo, spiega invece il Parco Archeolgico, è quello di
"valorizzare il patrimonio storico e culturale dell'Anfiteatro
Flavio attraverso attività immersive nel pieno rispetto del
monumento, basate su un rigoroso lavoro di ricerca storica".
Tant'è, aggiunge, che nel progetto sono state coinvolte le
associazioni Ars Dimicandi e il Gruppo Storico Romano, con le
quali il Parco archeologico ha siglato un accordo "di
collaborazione scientifica finalizzato alla volontà di
rovesciare decenni di stereotipi sul mondo dei gladiatori e di
costituire un format di Festival itinerante nelle principali
arene italiane destinato a divulgare il patrimonio storiografico
riguardante il mondo della Gladiatura". E' un progetto che "si
fonda su solide basi storiche, scientifiche e filologiche,
frutto di un rigoroso lavoro di ricerca condotto da storici,
archeologi, studiosi e ricercatori" ci tiene a precisare anche
il Gruppo Storico Romano che si vanta di essere stato insignito
di ben "sette medaglie dalla Presidenza della Repubblica per
l'organizzazione dei Natali di Roma e di una medaglia della
Camera dei Deputati per i suoi trent'anni di attività". Il Parco
precisa inoltre che questi eventi, previsti per il 7 e l'8
maggio, "si svolgeranno al di fuori degli orari di apertura al
pubblico e non avranno alcuna interferenza con le usuali visite
al sito, garantendo la fruizione completa del monumento".
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