Miniature, calligrafie, statue per
un totale di 146 pezzi selezionati da una più ampia raccolta del
collezionista inglese Norman Jones, che la figlia Ruth ha donato
al Settore Musei Civici di Bologna, costituiscono la mostra
Prospettive d'Oriente visibile dal 23 novembre al 5 maggio 2025
al Museo Civico Medievale.
Realizzata dai I Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione
con il Centro Studi d'Arte Estremo-Orientale (Csaeo) di Bologna,
la mostra è curata da Mark Gregory D'Apuzzo, Giovanni Gamberi,
Massimo Medica e Luca Villa e consente la fruibilità degli
oggetti: "Una prassi dei musei bolognesi - ha detto Eva
Degl'Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici di Bologna,
ricevere donazioni e presentarle al pubblico, una politica
legata alla valorizzazione del patrimonio dei nostri musei".
Il nucleo donato da Ruth Jones, docente trapiantata sotto le
Due Torri, è frutto dell'incessante interesse per la storia, le
culture e l'arte orientale che ha contraddistinto l'intera vita
del padre Norman. L'eclettica raccolta comprende anche tessuti,
stampe, disegni e acquerelli, provenienti dall'estremo Oriente e
dal continente africano, alcuni dei quali risalenti all'epoca
dell'antico Egitto, oltre a libri e fotografie.
In particolare, l'esposizione presenta una selezione di 47
pezzi, tra miniature indo-islamiche di Murshidaba, statue e
oggetti di ispirazione induista, xilografie giapponesi, netsuke
e oggetti di uso privato. Fanno inoltre parte della raccolta
originaria uno stereoscopio e una raccolta omogenea di 300
stereoscopie, databili tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del
Novecento, prodotte da studi fotografici europei e
nordamericani, che Ruth Jones ha donato ala Fondazione Federico
Zeri di Bologna nel 2008. La mostra è corredata di un catalogo
dove si possono vedere anche i pezzi non presenti
nell'esposizione. Nato in Africa da famiglia inglese nel 1903,
Norman Jones trascorse la prima giovinezza a Londra, completando
in seguito gli studi a Cambridge con la laurea in Letteratura
Inglese. Trascorse quasi tutta la sua vita lavorativa come
insegnante di scuola elementare a Harrogate, dove morì nel 1985.
Durante gli anni universitari sviluppò la passione per il
collezionismo di arte africana, asiatica ed estremo orientale,
libri e fotografie, diventando assiduo frequentatore di negozi
di antiquariato.
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