(di Chiara Venuto)
Non è facile essere un comico di
destra in Italia. Soprattutto con la destra al governo. È
questo, in sintesi, ciò che pensa Federico Palmaroli, in arte
'Osho', tornato con il suo compendio annuale di vignette,
stavolta intitolato 'Nun fate caso ar disordine' (in copertina,
la foto dell'apertura della porta santa), edito da Rizzoli.
"Ci sono sempre stati vignettisti apertamente schierati",
commenta Palmaroli durante la presentazione del libro a Roma
(presenti la ministra Eugenia Roccella, la deputata Iv Maria
Elena Boschi, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno...), "poi
arriva uno che piaciucchia, che sarei io, finché non rivela le
sue idee: 'se sei di destra non mi fai ridere', questo è il
riassunto". E, comunque, "nel momento in cui la destra è
all'opposizione sei tollerato - prosegue - invece appena sono
stato associato al governo sono diventato un problema. Questa
cosa l'ho vissuta molto male. Io cerco di sottolineare le cose
che fa il governo, le gaffe, le contraddizioni. Quando è
successo il fatto Boccia-Sangiuliano altri comici facevano
battute su di me perché non ne facevo io. Una cosa che non si è
mai vista. Ma poi vai a vedere e loro non ne hanno mai fatte sul
caso Soumahoro, ad esempio".
Proprio sul tema Sangiuliano, parlando con l'ANSA, Palmaroli
cerca di spiegare la propria posizione. Dopo un'intervista in
cui il comico ha detto di non aver fatto vignette sul caso
Boccia perché gli "è sembrata una vicenda umana", la stessa
imprenditrice l'ha attaccato su Instagram. "Lei va a cercarsi
qualsiasi dichiarazione in cui ci possa essere Sangiuliano per
farci una storia, per sopravvivere all'oblio verso cui è avviata
- risponde Palmaroli -. Non capisco perché abbia scritto una
considerazione sulla mia presunta sensibilità, tra l'altro
pubblicando un biglietto che io avevo fatto per il ministro, un
segno di stima, non c'era proprio niente sotto. Lei insieme a
Dagospia stanno montando chissà che caso, è patetica questa
cosa, è proprio patetica".
Quanto alla sua partecipazione all'organizzazione della
mostra sul Futurismo alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e
Contemporanea di Roma, Palmaroli risponde di non avere "nessun
ruolo prettamente scientifico". Invece, rivela, "ci saranno
degli eventi da gennaio in poi che saranno approfondimenti su
tematiche legate al futurismo, quindi sulla cucina, la moda, il
teatro, l'architettura e la musica, con dei talk e dei
relatori". Infine, chiarisce: "non ho né incarichi dal
ministero, né dalla Gnam per questa cosa, come tutti speravano
forse per cercare di buttare un po' di fango. Per adesso sto
facendo tutto come volontario, volontario futurista".
Tornando al nuovo libro, al suo interno c'è un anno di satira
che va a colpire tutti, dalla politica al Papa - d'altronde, il
pontefice è persino in copertina - con, tra i protagonisti,
anche Amadeus, Sinner, Biden, Trump e così via. In effetti,
tanto è lo spazio che Osho dedica alla politica estera. "Biden
per me era meglio - racconta - però sono contento che Trump sia
stato eletto, non perché lo ami particolarmente ma perché ce ne
regalerà di cose. Dopo la sconfitta della Harris mi serviva una
foto di lei triste: oh, non ne ho trovata nemmeno una. Per
fortuna è arrivato Trump, anche perché se fai una battuta su di
lui vai sempre abbastanza liscio. Ma pure se la fai su Di Maio".
Palmaroli si ferma, poi aggiunge: "devo dire, pure se la fai su
Renzi".
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