Inaugura venerdì 13 dicembre (ore
17) la mostra "I colori di un intellettuale: la raccolta Alberto
Martini alla Classense", al Corridoio Grande della biblioteca
ravennate: la mostra, visitabile fino al 15 febbraio,
approfondisce la figura di Martini (1931-1964), storico e
critico d'arte lombardo, ravennate di adozione, del quale la
biblioteca conserva il fondo archivistico, bibliotecario e
fotografico. Martini, difficile da inquadrare per la sua
poliedricità, fu un esperto che spaziava dall'arte antica a
quella contemporanea, un divulgatore che esplorava nuovi mezzi
di comunicazione e uno storico affascinato dalla critica d'arte.
Laureato con Roberto Longhi e legato all'editore Dino Fabbri,
contribuì alla nascita de "I Maestri del colore", fascicoli
illustrati di alta qualità scientifica ma accessibili a tutti.
L'esposizione, curata da Daniela Poggiali, è anche
l'occasione per tracciare una breve storia di una disciplina, la
storia dell'arte, che in Italia ha avuto interpreti di assoluta
importanza e che si è evoluta nel metodo e nel lessico in modo
radicale dalla sua nascita ad oggi. Il percorso comprende le
edizioni fondamentali di Giorgio Vasari e dei suoi imitatori e
continuatori, da Filippo Baldinucci a Luigi Lanzi, e le opere
innovative di Giovan Battista Cavalcaselle e Giovanni Morelli,
fino a quelle dei fondatori della storia dell'arte intesa in
senso moderno, Adolfo Venturi e Roberto Longhi. In mostra anche
uno degli incunaboli classensi con l'Historia Naturalis di
Plinio, uno dei primi autori a dare ampie notizie sull'arte e
sugli artisti dell'antichità. La seconda parte del percorso
espositivo dà spazio, invece, a documenti, volumi e fotografie
che raccontano le collaborazioni di Martini con molti storici
dell'arte e artisti italiani e stranieri del Novecento tra cui
Francesco Arcangeli, Luciano Anceschi, Mina Gregori, Harold
Acton, John Pope-Hennessy, Renato Guttuso, Mattia Moreni,
Alberto Giacometti, con alcuni disegni donati proprio da
Giacometti a Martini e prestati dalla famiglia per questa
occasione. Sarà esposto anche l'album di disegni attribuiti al
pittore e disegnatore toscano Remigio Cantagallina (1582-1656),
che Martini ebbe modo di vedere e studiare in Classense.
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