È stata prorogata a domenica 30
marzo 'Nella mente del maestro', la mostra allestita nell'ala
nuova del Palazzo dei Musei di Modena che espone decine di opere
di Salvador Dalì. La rassegna, un viaggio tra arte e psiche,
inaugurata a settembre in occasione del Festivalfilosofia, ha
superato i 26mila visitatori e nelle prossime settimane sarà
arricchita dall'arrivo di una decina di nuove opere provenienti
dalla Fondazione Dalì di Barcellona, tra le quali sei quadri,
opere scultoree come "Lo schiavo di Michelin" e un arredo
Daliniano originale con oggetti progettati dall'artista.
L'allestimento, curato da Beniamino Levi, presidente di Dalí
Universe, con il patrocinio del Comune di Modena che ha concesso
la proroga dell'apertura, propone una selezione di opere, tra
sculture, litografie, acqueforti e fotografie che testimoniano
lo stretto legame tra il metodo surrealista, di cui Dalí è stato
uno dei principali esponenti, e la rivoluzione psicanalitica.
Tra le decine opere in mostra alcuni classici dell'iconografia
dell'artista, come l'orologio molle della "Danza del Tempo II" o
la "La Lumaca e l'Angelo", opera profondamente legata a Sigmund
Freud, spesso raffigurato anche in modo esplicito come
nell'acquaforte "Psicoanalisi: Freud", di cui verrà esposto
anche il master originale inciso da Dalí.
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