(di Marzia Apice)
Da Jan Fabre a Per Barclay, ma anche
Primo Levi e Marcello Maloberti tra i protagonisti delle mostre
di questa settimana, in cui risuona l'eco del Giorno della
Memoria.
ROMA - Alla Galleria Mucciaccia, dal 31 gennaio al 1 marzo, per
la prima volta in Italia "Songs of the Canaries" e "Songs of the
Gypsies", i due più recenti capitoli della produzione di Jan
Fabre.
L'artista belga presenta nella mostra romana (a cura di Dimitri Ozerkov) un corpus di opere che attraversano l'essenza del pensiero umano, la fragilità della vita e il potere trasformativo dell'arte.
"Aleardo Paolucci. 1927-2013. Tra
Pienza, Siena e Roma sulle tracce di Pio II", a cura di Laura
Bonelli, è in programma a Palazzo Merulana fino al 2 marzo.
Terza tappa di un percorso espositivo che ha preso il via a
Siena nel complesso museale Santa Maria della Scala, ha
proseguito a Pienza, città natale dell'artista, al Collegio San
Carlo Borromeo, la mostra presenta 54 lavori realizzati in
occasione del VI centenario dalla nascita di Papa Pio II
Piccolomini. Al Museo di Roma in Trastevere apre il 29 gennaio
"L'albero del poeta. Storie, immagini e personaggi sotto la
Quercia del Tasso al Gianicolo", curata da Roberta Perfetti e
Silvia Telmon. In programma fino al 1 giugno, l'esposizione
valorizza il patrimonio artistico di alcuni dei principali musei
civici (Galleria d'Arte Moderna, Museo di Roma, Museo
Napoleonico, Casa-Museo Pietro Canonica e Museo di Roma in
Trastevere) ripercorrendo le vicende storiche e culturali legate
alla Quercia del Tasso attraverso documenti, fotografie,
grafiche, dipinti e testimonianze.
TORINO - Si potrà visitare fino al 5 maggio la mostra "Giro di
posta. Primo Levi, le Germanie, l'Europa", promossa dal Centro
Internazionale di Studi Primo Levi e curata da Domenico Scarpa.
Allestita a Palazzo Madama, l'esposizione offre una vasta rete
di carteggi privati - messaggi scarabocchiati a matita su fogli
di fortuna o impeccabili lettere battute a macchina su carta
intestata - che soltanto oggi diventano pubblici, e che
raccontano l'Europa e la Germania divise in due. Tra gli
interlocutori di Levi lettrici e lettori comuni, lettori che
erano anche scrittori, ex compagni di lager, e persino qualcuno
che in Auschwitz stava "dall'altra parte".
MILANO - Fino al 16 marzo al Memoriale della Shoah una mostra
con una selezione di opere originali di Marcello Maloberti, che
prende spunto dall'installazione permanente dell'artista
"Invitami notte a immaginare le stelle", collocata sulla
facciata del Memoriale. Dal titolo "Tu sei la memoria della mia
notte", l'esposizione presenta 4 nuove opere in cui l'artista
riprende le riflessioni attorno al senso della Memoria e dei
luoghi, creando un dialogo con la Senatrice Liliana Segre.
CAVALESE (TN) - "Fulvio Morella. Le stelle che non ti ho detto",
a cura di Elsa Barbieri e Sabino Maria Frassà in collaborazione
con Cramum, è allestita dal 1 febbraio al 29 giugno al Museo
d'Arte Contemporanea di Cavalese, Palazzo Rizzoli. Nel percorso
15 lavori tessili ricamati faranno scoprire l'alfabeto "braille
stellato" di Morella, un linguaggio inedito attraverso cui
l'artista, sostituendo i tradizionali punti del braille con
stelle, trasforma cieli notturni in poetici messaggi tattili.
BOLOGNA - Dal 31 gennaio al 9 febbraio la mostra dell'artista
norvegese Per Barclay "La strage degli innocenti", a cura di
Denise Tamborrino e Patrizia Cirino, allestita all'ex Chiesa di
San Barbaziano che per l'occasione riapre per la prima volta al
pubblico dopo un accurato restauro. In questo progetto l'artista
reinterpreta con un intervento installativo il celebre dipinto
La Strage degli Innocenti di Guido Reni, per attivare una
esperienza di fruizione complessa di natura sociale, cognitiva
ed emozionale. Al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna la
mostra di Valeria Magli dal titolo "Morbid", a cura di Caterina
Molteni. Il progetto concentra l'attenzione sul lavoro di
ridefinizione della donna e del femminile promosso dall'autrice
nel corso della carriera e restituito in mostra in un percorso
cronologico e tematico dagli anni '70 ai primi anni Duemila
attraverso alcuni personaggi - La signorina Richmond, Le
Milleuna, Banana morbid, Banana lumière e Pupilla - svelati
grazie a materiali d'archivio, costumi e oggetti di scena,
fotografie e documentazioni video dell'epoca.
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