(di Francesco Gallo)
'Fino alla fine' di Gabriele Muccino
racconta con i ritmi dell'action thriller la storia di Sophie
(Elena Kampouris), giovane americana di vent'anni in vacanza a
Palermo con la sorella.
Quando sta per tornare in California, nelle ultime 24 ore del
suo soggiorno in Sicilia, incontra Giulio (Saul Nanni) e il suo
gruppo di amici.
Saranno proprio queste ventiquattro ore a cambiare per sempre il corso della sua esistenza.
Sophie
scoprirà infatti che la vita è fatta di scelte e quelle che farà
in una sola giornata la porteranno a camminare sull'orlo del
baratro, trasformando una semplice storia d'amore in una di
sopravvivenza, riscatto e adrenalina.
Perché dal racconto dei sentimenti passare al thriller?
"Quando ho visto 'American Beauty' stavo scrivendo 'L'ultimo
bacio' - dice in conferenza stampa Muccino di questo film che
sarà in sala dal 31 ottobre con 01 - e da allora ho avuto il
desiderio di scavalcare il muro dei sentimenti e fare qualcosa
di diverso. Ho sempre preferito poi fare film pericolosi dove
potevo sbagliare che quelli 'safe'. E 'Fino alla fine' aveva
tutti gli ingredienti che potesse diventare un vero e proprio
disastro, è stato davvero un film girato con la paura addosso
soprattutto per le scene di inseguimento in auto a Palermo".
E ancora il regista: "Era da tempo poi che volevo raccontare
una storia con una donna al centro e poi sono sempre stato
ammiratore di 'Fuori orario' di Scorsese dove poche ore riescono
a stravolgere la vita del protagonista. È quello che succede
appunto in 'Fino alla fine' dove in una giornata a Palermo
questa ragazza di provincia americana entra lentamente in un
tornado invisibile fino a diventare inaspettatamente la leader
di questo gruppo di ragazzi conosciuti sulla spiaggia dove si
tuffano da un alto scoglio. Tuffarsi anche lei con loro é la
prima scelta che compie Sophie a cui ne seguiranno molte altre.
E questo pur di vivere fino in fondo pronta com'è a morire pur
di vivere pienamente quella notte".
Comunque ci tiene a sottolineare il regista: "Questo non è
affatto un film generazionale, ma piuttosto un'opera che tratta
temi universali che non hanno età. Certo i ragazzi hanno un'età
che li fa sentire immortali e comunque va detto il confine tra
il bene e il male è molto sottile, ma questo a tutte l'età".
Nel cast del film, una produzione Lotus Production, Leone
Film Group con Rai Cinema in associazione con Adler e Ela Film,
anche: Lorenzo Richelmy, Enrico Inserra, Francesco Garilli, Ruby
Kammer, Yan Tual, Mitch Salm, Grace Ambrose, Syama Rayner,
Samuel Kay.
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