Il 36/o Trieste film festival si
prepara a tornare con due anteprime italiane nella doppia serata
di inaugurazione. Da Biennale e Berlinale arrivano due titoli
che intrecciano racconti familiari e ricerca di sé, oltre i
confini europei, fisici e personali: il 16 gennaio
all'inaugurazione al Teatro Miela sarà proiettato Wishing on a
star del regista slovacco-ungherese Peter Kerekes, mentre il 20
è in programma l'apertura al Politeama Rossetti con Lo spartito
della vita del regista tedesco Matthias Glasner.
Girato anche in Italia, in Friuli Venezia Giulia e in
Campania, Wishing on a star è stato presentato nella sezione
Orizzonti all'ultima Biennale di Venezia. Nel film Luciana,
astrologa napoletana, ha un metodo per far avverare i desideri
dei suoi clienti: tutto ciò che devono fare è intraprendere un
viaggio nel giorno del loro compleanno verso una certa
destinazione per rinascere sotto nuove configurazioni celesti.
Lo Spartito della Vita, opera tragicomica tra malattie,
amori, rapporti disfunzionali e genitorialità confuse, ha vinto
l'Orso d'Argento per la miglior sceneggiatura all'ultima
Berlinale ed è stato incoronato miglior film tedesco dell'anno
ai Lola awards.
Durante il festival il Sindacato nazionale critici
cinematografici italiani premierà i migliori titoli usciti nelle
sale nell'anno appena trascorso: come Film della critica 2024 è
stato scelto La zona d'interesse di Jonathan Glazer, presentato
l'anno scorso in anteprima italiana al Trieste film festival e
poi vincitore di due premi Oscar, al miglior film internazionale
e miglior sonoro, Grand Prix al Festival di Cannes, due premi
Bafta per Outstanding British Film e Miglior Sonoro; come Film
italiano 2024 è invece stato indicato Vermiglio di Maura
Delpero. Il film, già vincitore del Leone d'Argento e del Gran
Premio della Giuria alla Mostra di Venezia, è in gara per
rappresentare l'Italia ai Premi Oscar del 2025 nella sezione del
miglior film internazionale.
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