"Il film? Una breve storia della
mia vita che mi vede sorridente sulla spiaggia di Pesaro da me
molto amata, ma non erano ancora successe alcune cose. Il film
era stato girato prima del 7 ottobre e prima dell'8 ottobre, due
date che hanno segnato profondamente il mio carattere, il mio
umore, la mia percezione dei fatti di cui sono ancora una volta
testimone. Spero che il film venga capito per quello che è la
storia di una vita". Così la senatrice Liliana Segre in un
videomessaggio inviato all'evento organizzato dal Consorzio
delle Residenze Reali Sabaude e dalla giornalista e scrittrice
Claudia Conte presso la Citroniera della Reggia di Venaria.
Durante la serata è stato proiettato il docufilm Liliana,
seguito da un dibattito moderato da Claudia Conte con il regista
Ruggero Gabbai, il presidente e la direttrice del Consorzio
delle Residenze Reali Sabaude Michele Briamonte e Chiara
Teolato, il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario
Venezia, il presidente della Comunità Ebraica di Torino Dario
Disegni, il vice presidente Ucei Giulio Disegni, lo scrittore
Ugo Foa, costretto nel 1938, a seguito dell'emanazione delle
"leggi per la difesa della razza" da parte del regime fascista,
a vivere nascondendosi per non essere deportato. Anche il
ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha
inviato il suo ringraziamento alla senatrice a vita "per averci
fatto dono non solo di questa sua testimonianza intima e
personale, ma anche per il suo impegno costante rivolto alle
nuove generazioni, e per tramandare il valore della memoria e
della dignità umana. Oggi più che mai ciascuno di noi è chiamato
a fare la propria parte, perché barbarie come quella
dell'Olocausto non si ripetano più".
"Liliana Segre è un simbolo e una testimone instancabile
della Shoah, un baluardo contro l'antisemitismo. Ascoltare la
sua storia è un atto di amore verso la nazione e di
responsabilità verso il futuro dello Stato. Commemorare il
Giorno della Memoria deve essere anche un monito per continuare
a fare luce sull'antisemitismo latente che purtroppo ancora
falcidia alcune piazze e organizzazioni", ha affermato Federico
Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera.
"Ho voluto fortemente - ha spiegato Briamante - che alla Reggia
di Venaria si tenesse questa iniziativa toccante dal valore non
solo simbolico. Aver costruito un ponte di questo tipo tra
passato e presente in un luogo patrimonio Unesco conferma quale
ruolo e missione possono svolgere i beni culturali nella società
civile".
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