(di Francesca Pierleoni) I libri piratati costano al mondo del libro 771 milioni di mancato fatturato pari al 31% del valore complessivo del mercato al netto di editoria scolastica ed export e la perdita di 5.400 posti di lavoro.
Contando anche l'indotto, il costo per il Paese è di 1,88 miliardi (con un mancato gettito fiscale di 322 milioni di euro) e 13.100 posti di lavoro.
Sono fra i numeri preoccupanti della seconda indagine
Ipsos "La pirateria nel mondo del libro. Crescita del fenomeno e
strumenti di contrasto" commissionata dall'Associazione Italiana
Editori (Aie) presentata a Roma nell'incontro de Gli Editori
(Aie e Fieg) moderato dal direttore dell'ANSA Luigi Contu.
Durante la pandemia, sottolinea lo studio, è cresciuta la
pirateria nel mondo del libro: nel 2021 sono stati 322mila atti
illegali al giorno, in crescita del 5% rispetto al 2019.
"Leggere, ascoltare o addirittura distribuire libri e
audiolibri piratati significa contribuire a un fenomeno che
toglie risorse economiche e posti di lavoro all'editoria,
introiti fiscali allo Stato e che riduce le opportunità per i
giovani creativi di poter vivere del loro lavoro grazie ai
diritti d'autore" ha spiegato il presidente di AIE Ricardo
Franco Levi, secondo il quale la pirateria "è un problema
culturale e di legalità insieme". È necessario "un enorme sforzo
di responsabilizzazione nei confronti di tutti i cittadini: da
un lato rafforzare le campagne di sensibilizzazione a contrasto
della pirateria, dall'altro trovare il modo di informare
tempestivamente chi scarica illegalmente contenuti culturali che
tale condotta è perseguibile e sanzionabile". Stando ai numeri,
ad utilizzare libri, ebook e audiolibri in maniera illegale è il
35% della popolazione, un italiano su tre, sopra i 15 anni;
l'81% degli universitari e il 56% dei professionisti. Cresce la
percentuale di chi considera poco probabile essere punito: sono
il 68% degli italiani, rispetto al 66% di due anni fa. "Serve
un cambiamento di cultura attraverso una campagna di
sensibilizzazione imponente che coinvolga anche edicole e
librerie oltre i media e le istituzioni" dice il presidente
della FIEG, Andrea Riffeser Monti. Intanto tra gli strumenti di
intervento più efficaci e rapidi ci sono quelli può dell'Agcom:
"Nei casi di procedimenti ordinari servono 35 giorni, per
procedimenti abbreviati 12 giorni - spiega il direttore della
Direzione per i servizi digitali dell'Authority Benedetta
Alessia Liberatore -. In caso di violazioni massive si
disabilita l'accesso al sito con blocco del dns, che però
sappiamo sia facilmente aggirabile, stiamo valutando di
intervenire anche con il blocco dell'IP. Aumentano poi i casi di
reiterazione, con siti di contenuti piratati che cambiano di
poco il nome e tornano in attività, in quel caso agiamo in tre
giorni". Anche la Guardia di Finanza "agisce su tutti i fronti,
analogico e digitale" dice il generale di brigata e comandante
del nucleo speciale beni e servizi della Guardia di Finanza
Renzo Nisi, illustrando anche l'operazione Ghost Book portata a
termine oggi che ha colpito un'organizzazione criminale con base
in Calabria, attiva in tutto il territorio nazionale, dedita
alla produzione, vendita e distribuzione di materiale editoriale
contraffatto. Le misure messe in campo per sostenere il mondo
del libro in questo frangente "sono state molte, a cominciare
dalla decisione di mantenere aperte le librerie in zona rossa
identificandole come luoghi strategici di aggregazione culturale
- ricorda il Ministro della Cultura Dario Franceschini nel suo
messaggio di saluto al convegno -. Si è cominciato poi a
lavorare su una legge del libro che, così come avviene per il
cinema, attui azioni efficaci nel sostengo dell'intera filiera
editoriale. Il testo in discussione prevede, a questo proposito,
l'introduzione di interventi in favore dell'editoria, capaci di
innescare uno sviluppo virtuoso''. Per il sottosegretario
all'editoria Giuseppe Moles nella lotta alla pirateria bisogna
"fare sistema coinvolgendo tutti gli stakeholders colpiti dal
fenomeno. La battaglia contro l'utilizzo illecito online delle
opere si può vincere solo con un approccio nuovo e integrato.
Alla repressione vanno affiancate soluzioni innovative che
promuovano l'offerta legale e un serio lavoro educativo da fare
insieme, per rendere consapevoli le persone dei danni causati
dalla pirateria e le ripercussioni di certi comportamenti".
Togliere terreno alla pirateria - osserva infine la scrittrice
Stefania Auci - vuol dire valorizzare opere nate dal lavoro di
tante persone, capaci di nutrire sia la cultura che le
emozioni".
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