Il 45/o European Essay Prize per la carriera è stato assegnato nei giorni scorsi alla scrittrice indiana Arundhati Roy, premiata per la sua raccolta di saggi "Azadi.
Libertà, fascismo, fiction all'epoca del Coronavirus", tradotta e pubblicata in italiano dall'editore Guanda, prima che in tutti gli altri paesi del mondo.
Il premio, 20mila franchi
svizzeri, verrà consegnato il 12 settembre a Losanna, nel corso
di una cerimonia che sarà anche trasmessa online.
Dal 1975 il premio onora un libro, o il lavoro di un autore,
"che, attraverso i suoi scritti contribuisce a nutrire il
pensiero e a diffonderlo". Nella motivazione, la giuria scrive
che la Roy, attraverso Azadi, una parola urdu che significa
libertà, "usa il saggio come una forma di resistenza,
analizzando il fascismo e il modo in cui si struttura". In
questa serie di scritti elettrizzanti, scrivono ancora i
giurati, "Arundhati Roy ci sfida a riflettere sul significato
della libertà, in un mondo di crescente autoritarismo".
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