SERGIO MATTARELLA, LE PAROLE DI TUTTI (PONTE ALLE GRAZIE, PP.
176, EURO 14) Le parole di tutti è un'antologia di dodici discorsi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il volume, uscito per Ponte alle Grazie, è
curato da Claudio Jampaglia, giornalista, autore di podcast e
documentari. Gherardo Colombo firma la prefazione.
Al centro delle orazioni le radici, la patria, la rinascita,
la comunità, la dignità, la libertà, la speranza, l'istruzione,
la civiltà, la giustizia, l'amicizia, e la memoria. Negli
interventi del capo dello Stato c'è spazio, inoltre, per
l'omaggio a due grandi della letteratura italiana come Dante e
Manzoni. Dell'autore dei Promessi Sposi, Mattarella dice: "Il
suo altissimo senso morale, la sua ispirazione ideale, insieme
umana e cristiana, ci è continuamente di riferimento e di
sprone".
"Dante è il poeta italiano e civile per eccellenza, che a
distanza di secoli ha trasmesso alimento e ispirazione vitale
anche a quella generazione di poeti, artisti e uomini politici
del Risorgimento che hanno costruito l'unità d'Italia, di cui
Dante è padre e pilastro essenziale", afferma.
Tra i discorsi della raccolta quello per il Giorno della Memoria
del 2024:"Ci ostiniamo a rimanere fiduciosi nel futuro
dell'umanità. Nella convinzione profonda che un futuro intriso
di intolleranza, di guerra e di violenza non sia il desiderio
iscritto nelle coscienze delle donne e degli uomini", dichiara
il capo dello Stato.
Questi discorsi sono "un mite e autorevole complemento della
nostra Costituzione", scrive Gherardo Colombo nella prefazione.
"La Costituzione è la bussola che indica la strada, che fornisce
i parametri attraverso i quali svolgere la propria mansione. Una
bussola che richiede di trovare, di situazione in situazione,
quasi un equilibrio tra gli opposti. La Costituzione, infatti,
ha come oggetto la tutela della dignità di ogni persona di cui è
composta la collettività".
La lingua della Costituzione è democratica, scritta con
"novemila parole in tutto, perlopiù tratte dal vocabolario di
base, familiari a tutti e tutte", con "frasi brevi, di venti
parole in media, per esprimere semplicità e chiarezza", spiega
Jampaglia nelle pagine finali del libro.
Il titolo della raccolta, Le parole di tutti, si riferisce
"alle parole che ricorrono nei vari discorsi", parole "che non
fanno differenza tra persona e persona" e che "possono essere
usate da tutti e nei confronti di tutti: pari dignità, pari
opportunità, e percorsi necessari a far sì che si avverino",
osserva Colombo nella prefazione.
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