(di Manuela Correra)
"È impossibile spegnere il sole". Le
parole di un amico per descrivere Federico, 23 anni, strappato
alla vita il 7 marzo 2022 mentre andava in moto all'Università.
Un ragazzo "normale" ma allo stesso tempo "speciale", con mille
interessi ed il 'pallino' dei più deboli, a partire dai bambini
o chiunque avesse bisogno di un aiuto, anche piccolo. E con una
passione: le poesie. Strofe e scritti che ora la la mamma ed il
papà, Francesca e Massimo, hanno deciso di pubblicare in un
libro, 'Il sole non tramonta mai', i cui proventi saranno
interamente devoluti al reparto di oncoematologia pediatrica
dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Francesca Lo Mastro è un medico di famiglia e racconta suo
figlio 'Fede' come un vulcano di energia e positività: "Studiava
Ingegneria meccanica ed era prossimo a far parte della Guardia
di Finanza come sottufficiale, il suo sogno, ma voleva anche
darsi da fare ed il sabato consegnava pizze a domicilio. Un
ragazzo normale ma anche speciale, perché ha saputo nobilitare
le sue esperienze di vita. Sempre in prima linea per gli altri:
a scuola, fin da bambino, e poi crescendo. Il mio studio è stato
sempre pieno di amici o amici dei suoi amici che avevano bisogno
di un aiuto, un parere. E poi le sue mille telefonate per
chiedermi di fare qualcosa, come medico, perché c'era sempre
qualche situazione su cui intervenire. Fede - afferma - con la
sua empatia, è stato 'l'altro' che ogni giorno aveva davanti".
Poi una testimonianza, in un certo senso il 'testamento' che
Fede ha lasciato e che ha spinto Francesca e Massimo ad andare
avanti con il progetto di un libro destinato ad aiutare bambini
malati: "Una settimana prima dell'incidente, hanno raccontato
gli amici, in un gioco ognuno doveva dire cosa avrebbe
desiderato se gli fosse successo qualcosa di brutto, e Fede ha
risposto che l'amore dei suoi genitori nei suoi confronti, così
grande, se lui non ci fosse più stato, desiderava fosse
destinato ad altri giovani e bambini che ne avessero avuto
bisogno, che non fosse disperso", dice Francesca.
Quando ha ritrovato casualmente, in una cartella del pc di
casa, tante poesie e lettere di Federico di cui non conosceva
l'esistenza, l'idea di fare qualcosa di concreto è stata
immediata: "Io e Massimo abbiamo voluto realizzare ciò in cui
Fede credeva, stare a fianco agli altri, di chi ha bisogno,
semplicemente ma concretamente. Questo libro, che raccoglie le
poesie e gli scritti di Fede ma anche le testimonianze di chi lo
ha conosciuto, rappresenta una 'sliding door', una porta che
girando si apre alla speranza e convoglia la gioia di vivere di
Fede a chi forse ne ha più bisogno, piccoli pazienti in un
reparto ospedaliero".
I proventi andranno dunque al reparto di Oncoematologia
pediatrica del Bambino Gesù: "Lo abbiamo scelto perchè è
l'ospedale dell'accoglienza e l'intero ricavato dalla vendita
del libro di Fede sarà destinato alla cura, la ricerca,
l'attività del reparto di Oncoematologia ed il sostegno alle
famiglie dei piccoli pazienti". Francesca e Massimo si sono
occupati direttamente della stampa del libro (curato da
Francesca e Barbara Valenti, 'zia Bibi' per Federico), che può
essere loro richiesto e che sarà presentato il 21 giugno a Roma.
"Vogliamo incanalare questo immenso dolore in una speranza,
quella di essere utili agli altri, come Fede ci ha indicato",
dice Francesca. Un'esperienza che proseguirà: "Il prossimo passo
è istituire un'associazione nel nome di Federico e, come medico,
il mio progetto - conclude - è anche di andare in Africa per
impegnarmi direttamente nei luoghi dove i bambini sono più a
rischio e la loro esistenza è minacciata ogni giorno".
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