AGOSTINO GIOVAGNOLI (a cura di),
'ANARCHICO - A DIO SOLO SOGGETTO - CARTEGGIO TRA GIORGIO LA PIRA
E AMINTORE FANFANI (1949-1977)'' (POLISTAMPA, PAG. 976, EURO
48,00)
Un carteggio lungo quasi 30 anni, fatto di oltre 900 lettere,
quello tra Giorgio La Pira e Amintore Fanfani, uno dei sodalizi
più duraturi e significativi nella storia politica dell'Italia
repubblicana. Un rapporto fondato su una sincera amicizia,
intensificata negli anni romani dell'Assemblea costituente e poi
al ministero del Lavoro, con il politico aretino ministro e La
Pira sottosegretario. A raccogliere buona parte di questa
corrispondenza, conservata alla Fondazione La Pira, sono stati
Agostino Giovagnoli e Federico Perini in due volumi editi da
Polistampa, 'Anarchico, a Dio solo soggetto'. Un dialogo
ininterrotto che parte dal 1949 e va avanti fino al 1977, anno
della morte dell'ex sindaco di Firenze.
Sono 394 le lettere pubblicate, a cui si aggiungono 48
appunti 'a margine' di La Pira sul contenuto delle stesse, tutte
trascritte e annotate da Federico Perini. Un epistolario 'senza
filtri' non solo su questioni di politica fiorentina, ma anche
italiane e internazionali: dalla Guerra fredda al processo di
decolonizzazione di Africa e America Latina, passando per il
Vietnam, il processo di integrazione europea e il Concilio
Vaticano II. Tutti avvenimenti che da La Pira vengono letti
nella chiave di un 'nuovo ed accelerato moto storico globale'.
La Pira vede delinearsi la possibilità di una pace mondiale,
identificando nell'amico Fanfani la sola figura che può mettere
in correlazione la distensione mondiale e disarmo con la nuova
fase post conciliare della Chiesa.
Non sempre le vedute tra i due coincidono, anzi talvolta
divergono in maniera evidente, come sottolinea anche Giovagnoli
nell'introduzione all'opera. A partire dalla scelta di La Pira
di diventare sindaco di Firenze, nel 1951, non condivisa da
Fanfani. Di contro, l'unità di intenti raggiunge una particolare
intensità nel 1958, quando il politico aretino, già segretario
della Dc diventa presidente del Consiglio e ministro degli
Esteri. Due gli eventi che suggellano la ritrovata e forte
intesa: l'incontro di Fanfani con papa Giovanni XXIII nel giorno
di Natale, ma soprattutto il pellegrinaggio a Lourdes nel
febbraio precedente, che diventerà un riferimento quasi
costante, 'il patto di Lourdes' nelle lettere di La Pira
all'amico.
Nei due volumi sono presenti anche un indice generale
comprensivo dei riferimenti archivistici e una breve sintesi dei
contenuti di ogni lettera, oltre a un Qr code per avere accesso
ai documenti in formato digitale.
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