GABRIELE GENAH, IO WINSTON
(SOLFERINO, PP. 448, EURO 22.50) - "A che serve vivere, se non
per lottare per cause nobili e rendere questo mondo confuso un
posto migliore per coloro che vi abiteranno dopo di noi? In
quale altro modo possiamo metterci in armonia con le grandi
verità e consolazioni dell'infinito e dell'eterno?", così disse
Churchill in un discorso alla Kinnaird Hall, Dundee, il 10
ottobre 1908.
La frase è riportata in esergo a 'Io, Winston', libro in cui il
giornalista Gabriele Genah traccia un ritratto del celebre
politico britannico, nato centocinquant'anni fa a Woodstock, in
Inghilterra, il 30 novembre 1874. Per la stesura l'autore si è
ispirato agli scritti dello stesso Churchill, che fu premio
Nobel per la letteratura. Statista e intellettuale, Churchill si
dedicò anche alla pittura e realizzò oltre cinquecento
tele:"l'ultima la dipinse nel 1962, a ottantasette anni, una
veduta dello stagno dei pesci rossi nella sua amata Chartwell",
fa sapere Genah.
Il volume ripercorre novant'anni di vita di un uomo che ha
segnato la storia del Novecento, Churchill fu uno dei più
giovani ministri inglesi; fu a capo della più grande e potente
flotta del pianeta nella Prima guerra mondiale; combatté in
prima linea in Belgio; fu il leader della Gran Bretagna in lotta
contro la Germania hitleriana negli anni Quaranta. Il libro è un
saggio ben documentato concepito come un romanzo narrato in
prima persona, l'introduzione raccoglie una riflessione che è un
invito a non gettare la spugna nei momenti bui:"Ogni epoca ha le
sue tragedie e non dubito che i nipoti dei nostri nipoti
potranno cercare nel passato le cause delle loro difficoltà
future, che di certo non mancheranno. Che affrontino sfide nuove
o che combattano contro mali antichi, la mia speranza è che
guardando indietro possano trovare non solo problemi, ma anche
soluzioni".
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