ROBERT COOVER - ART SPIEGELMAN, STREET COP (EINAUDI, PP.
108, EURO 13). Robert Coover, classe '32, è professore emerito alla Brown University nonché esponente di spicco della letteratura postmoderna americana.
In questo breve ma esplosivo romanzo, dal formato pocket, la scrittura implacabile di Coover incontra i disegni di Art Spiegelman, premio Pulitzer per il celebre graphic novel Maus.
La prima edizione originale di Street Cop risale al 2020 e ora è sbarcato in Italia per Einaudi, tradotto da Norman Gobetti.
In questa storia Coover miscela, sperimenta, inventa; immagina automobili coupé de ville parlanti e volanti, droni killer, edifici tirati su con la stampante 3d, poliziotti robot, amplessi consumati mentre si precipita nel vuoto, nudisti in ogni dove, morti viventi acquistabili e golosi di cadaveri, città mobili mai identiche a se stesse, perché i quartieri si scambiano di posto. In tale contesto semi-apocalittico, descritto con ironia fiabesca, agisce un poliziotto, "uno sbirro di strada", uno spiantato ed ex criminale che si ritrova per caso a indossare la divisa: un giorno, mentre corre a perdifiato per evitare un arresto, imbocca la porta di un commissariato, vorrebbe costituirsi ma dopo un colloquio che sa di onirico, eccolo arruolato in un battibaleno. I disegni di Spiegelman aderiscono perfettamente allo stile di Coover che trascina il lettore in una dimensione comica e inquietante; nel mondo in cui vive lo "sbirro di strada" non esistono certezze, la precarietà imperversa. Il disordine regna, gli assistenti digitali fanno innamorare chiunque e i negozi vendono zombie perennemente affamati da tenere in casa come dolci animaletti da compagnia.
Per il volto del cop, Spiegelman si è ispirato alla faccia di Sluggo, ragazzino protagonista di Nancy, un classico del fumetto americano. Mentre la pistola di questo simil Sluggo è modellata sull'arma del fantascientifico eroe Buck Rogers.
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