Seminari, la pubblicazione di inediti, un recital-concerto, un confronto con gli scrittori, una mostra pittorica, una pubblicazione riassuntiva: è il programma delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Rocco Scotellaro (Tricarico 1923-Portici 1953) che è stato presentato a Potenza dal comitato scientifico che ne ha curato l'elaborazione.
Il programma, promosso dalla Regione Basilicata, attraverso
l'Apt, con la collaborazione della Fondazione Matera Basilicata
2019 e del Comune di Tricarico (Matera), dove Scotellaro nacque
e fu sindaco dal 1946 al 1950, è ricco di eventi culturali
nazionali e internazionali e coprirà il periodo che va dalla
data di oggi, che coincide con la nascita del poeta ed
intellettuale lucano, al 15 dicembre, giorno della sua morte
avvenuta 70 anni fa.
La mission sarà quella di attualizzare la figura di un
personaggio "fondamentale per la storia della Basilicata", come
ha detto il coordinatore del comitato scientifico, Franco
Vitelli. "Abbiamo sbagliato a considerare arretrato quel mondo
contadino. Il filo conduttore dell'anno sarà la
pluridisciplinarietà di Scotellaro, poeta contadino in grado di
dare una risposta agli interrogativi del nostro tempo".
Il primo appuntamento sarà il 26 giugno, tra Matera e
Tricarico, con un convegno internazionale sull''Intellettuale
contadino, scrittore oltre la modernità', poi il 7 settembre a
Matera il seminario di studi 'L'esempio di un mezzogiorno
attivo', il 20 settembre a Roma sarà inaugurata una mostra
pittorica in cui gli artisti contemporanei rileggono l'opera di
Scotellaro, mentre il 22 settembre a Matera sarà raccontata
attraverso il cinema, i documentari e la fotografia; si
concluderà il 27 ottobre, sempre a Matera, con un incontro a più
voci tra scrittori contemporanei.
Il cartellone è frutto di un lavoro condiviso negli ultimi
anni dal comitato scientifico che è composto, oltre che da
Vitelli che lo coordina, dallo storico dell'arte Giuseppe
Appella, dai curatori dell'opera di Scotellaro, Giulia
Dell'Aquila e Sebastiano Martelli, dal critico Goffredo Fofi.
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