"Un tributo a Napoli, incessante fonte di ispirazione per una moltitudine di musicisti, compositori, parolieri, poeti, arrangiatori, che si sviluppa in un percorso in quattordici brani proposto nei singolari arrangiamenti del pianista Giuseppe Di Capua".
Così Marina Bruno presenta il 24 gennaio a La Feltrinelli Musica e Dischi di Napoli, "Parthenoplay" titolo del suo ultimo lavoro discografico, il quarto della cantante napoletana, prodotto da MB Concerti e distribuito da Phonotype Record.
Un'anticipazione
del prossimo tour che inizierà con l'anteprima di sabato primo
febbraio alla Domus Ars di Napoli e la prima di sabato 15
febbraio al Real Sito di Carditello.
In "Parthenoplay" vi sono, sottolinea una nota della
produzione, "tracce musicali che restituiscono capolavori senza
tempo" di Viviani, Bovio, Nicolardi, Denza, E.A.Mario fino a
Renato Carosone e Pino Daniele, rivelando, per alcuni di essi,
passioni inaspettate che prendono corpo nella voce testimoniante
di Erri De Luca (nel brano "Io te vurria vasà"), di Lorenzo
Marone (in "Napule è") e di Mariano Rigillo (ne "O surdato
'nnamurato"). Con la cantante, alla libreria di Via Santa
Caterina, sono previsti gli interventi di Daniele Sepe e Lorenzo
Marone insieme col pianista e arrangiatore Giuseppe Di Capua e
ai musicisti Gianfranco Campagnoli, Tommaso Scannapieco, Claudio
Romano e Peppe La Pusata.
"Questo lavoro - aggiunge Marina Bruno - sintetizza una
ricerca musicale che basa su scelte consapevoli la necessità di
incontro e di condivisione - di idee, opinioni, atmosfere -
legate ad una visione di Napoli quale 'città mondo', crocevia di
culture e stili, diversi sono in apparenza". Si spiega così la
doppia versione del brano "'O surdato 'nnamurato", capolavoro
del 1915 di Aniello Califano e Enrico Cannio, che avvia
all'ascolto di "Parthenoplay" con una esecuzione solo voce e
pianoforte introdotta dall'ispirato recitativo di Mariano
Rigillo, per poi tornare, alla fine, "in un arrangiamento swing
che ne ibrida in chiave dixieland cadenze e sonorità" si
evidenzia.
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