Non ci sarà il prezioso "Cannone", il suo violino prediletto donato alla città, ma al Paganini Genova Festival dal 27 maggio al 4 giugno, suoneranno insieme, per la prima volta, le chitarre appartenute, e suonate, da Niccolò Paganini e Giuseppe Mazzini.
I due strumenti, costruiti dalla stesso liutaio, rispettivamente nel 1826 e nel 1821, saranno suonati in un concerto la sera del 3 giugno dai maestri Michele Trenti, presidente degli Amici di Paganini e direttore artistico del Paganini Genova Festival e Josè Scanu, conservatore della chitarra di Mazzini.
Il Festival, nove giorni (27 maggio - 4 giugno) di musica,
conferenze, spettacoli, con venti appuntamenti a titolo gratuito
- ad eccezione del concerto inaugurale il cui ricavato andrà
all' Associazione italiana ricerca sul cancro - si snoderà in
spazi della città significativi nella vita del musicista di cui
il 27 maggio cade l'anniversario della morte (Nizza, 1840).
"Dall'Oratorio di San Filippo Neri dove fece il suo primo
concerto da ragazzino, alla sala di Palazzo Tursi dove è
conservato il Cannone, da palazzo Ducale dove è stato in
prigione, alla chiesa di San Donato dove si trova il suo atto di
battesimo, tutti gli eventi sono ospitati in luoghi legati alla
vita di Paganini" elenca Trenti. E fra le iniziative si sta
anche lavorando per organizzare menu a tema paganiniano,
ripescando anche la sua particolare ricetta di "ravioli alla
Paganini", il cui manoscritto originale fu acquistato dalla
biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
A inaugurare la rassegna il 27 maggio sarà il concerto di In
Mo Yang, premio Paganini nel 2015. Il primo giugno Ruslan Talas,
vincitore del primo World Vision contest di Vienna nel 2022 si
esibirà nel cuore della città antica. E un omaggio al genio
genovese che non era soltanto un virtuoso del violino ma anche
di altri due strumenti a corde: il mandolino e la chitarra
arriverà il 30 maggio con l'esibizione di Rovshan Mamedkuliev,
considerato fra i migliori chitarristi al mondo. Oltre alla
musica le conferenze. Fra gli altri ci sarà Niccolò Paganini jr,
pronipote di quinta generazione e omonimo, che racconterà storie
e aneddoti della famiglia.
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