È una inedita "Carmen rap" alle Officine San Carlo di Vigliena da martedì 28 a giovedì 30 novembre (ore 20.30), a chiudere la seconda edizione di "Affabulazione.
Espressioni della Napoli policentrica", progetto promosso dal Comune di Napoli e finanziato dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, che da settembre ha proposto laboratori, rassegne e spettacoli con un grande coinvolgimento del territorio.
Liberamente ispirata alla "Carmen" di Georges
Bizet, con musiche e testi di Lucariello, drammaturgia di
Federico Vacalebre e regia di Michele Sorrentino Mangini, la
"Carmen rap" vede protagonista Carmencita, anzi Carme', che non
è più gitana ma una portoricana a Castel Volturno. Legge le
carte, ma, soprattutto, fa la ballerina, la cubista, la ragazza
immagine, in una discoteca-lido. Don Josè è uno sbirro mammista,
spedito in una terra che non conosce. Zuniga è diventato
Zurzolo, il suo superiore e lui sa che in quella terra è venuta
a morire Miriam Makeba, Mamma Africa. Escamillo è diventato un
trapper, lo chiamano 'O Torero per come «mata» le platee. "Lo
spunto lirico è l'opera di Bizet, magari con la trama ricondotta
a Merimèe e poi trasportata ai giorni nostri, nelle terre nostre
- spiega Federico Vacalebre -. I contrabbandieri, naturalmente,
si occupano di droga. E Carmen, Carmencita, anzi Carme' fa la
stessa tragica fine di sempre, perché il femminicidio non è mai
stato così di attualità, anche se muore a ritmo trap". Nel cast,
Xana Vazquez de Prada (Carme'), Alessio Sica (Giuseppe),
Vincenzo Bove (Zurzolo), Chiara Di Girolamo (Mercedes), Noemi
Maria Cognini (Tessy), Marcello Bellopede ('O Torero), Il 27
novembre, alle 17.00, ultimo appuntamento anche per la
Fondazione F.M. Napolitano che chiude la rassegna "Emozioni" con
"Omaggio a Maria Callas", in occasione dei 50 anni dalla morte
all'Istituto Falcone di Pianura si esibiranno il soprano Maria
Tomassi e la pianista Gabriella Orlando.
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