"La tua voce è quest'anima diffusa",
ha scelto questo titolo recuperando un verso di Eugenio Montale
la cantante Ljuba Bergamelli per omaggiare a quarant'anni dalla
morte Cathy Berberian (1925-1983), regina della vocalità
contemporanea, nel concerto per voce sola che la vede
protagonista il 9 dicembre a Roma per il Festival di Nuova
Consonanza in corso al Mattatoio-La Pelanda.
"Dagli anni Cinquanta Cathy Berberian ha dato il via alla
liberazione del corpo vocale e all'affermazione del teatro della
voce - ricorda Bergamelli, che si dedica al teatro musicale,
alla performance e al teatrodanza, con attenzione particolare
alla nuova musica -.
Il suo gusto per la parola e per il teatro vocale ne fanno un'artista unica, dotata di una duttilità vocale e mentale tale da permetterle di passare da uno stile e da un repertorio all'altro in modo sorprendente.
In quegli anni
diventa musa ispiratrice e laboratorio vivente per tanti artisti
della cosiddetta Avanguardia, tra cui Berio, Cage, Bussotti,
Maderna, che hanno scritto espressamente per lei e per la sua
camaleontica personalità vocale".
Il programma si muove tra classici del contemporaneo e lavori
di recente composizione, delineando un percorso ideale che
intende esplorare le diverse rifrazioni della vocalità,
enfatizzando anche l'aspetto performativo, dai brani di Cage,
Guaccero, Berio a Morton Feldman, Georges Aperghis, Elliott
Carter, Pasquale Corrado, Alessandro Solbiati, Vittorio
Montalti. Verrà infine presentata in prima esecuzione Sei passi
dalla luce di Maria Vincenza Cabizza. Il Festival di Nuova
Consonanza prosegue fino al 22 dicembre.
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