Doppio appuntamento, il 25 e 26
giugno, con il Bologna Festival per due concerti dedicati alla
musica per arpa e a quella per pianoforte. Domani alle 19 alla
Birreria Popolare in Via dal Luzzo, la nuova rassegna Classica
in Sneakers, dedicata ai giovanissimi, propone il concerto
dell'arpista Silvia Capè, diciottenne con un talento per la
musica coltivato sin da piccola su uno strumento piuttosto
inusuale nei percorsi di studio come è, appunto, l'arpa. In
programma brani di raro ascolto che spaziano da Haendel a Spohr,
da Pierné a Damase e Dussek.
Mercoledì alle 21 nel Chiostro della Basilica di Santo
Stefano prosegue la rassegna Talenti con il concerto del
pianista Giacomo Menegardi. Vincitore del Premio Venezia, uno
dei più ambiti concorsi pianistici italiani non solo perché
assegna un titolo di prestigio, ma anche perché assicura ai
vincitori un itinerario musicale concreto, Giacomo Menegardi ha
iniziato a suonare all'età di 6 anni. Diplomato al Conservatorio
di Castelfranco Veneto, ha continuato gli studi con celebri
maestri (tra i quali Alexander Romanovsky, Filippo Gamba e
Roberto Prosseda), avendo come modelli Vladimir Horowitz e
Grigory Sokolov. Per il suo debutto a Bologna Giacomo Menegardi
ha scelto un programma bilanciato tra Ottocento e Novecento,
dalla Fantasia di Mendelssohn, composta nel 1829 durante un
viaggio in Scozia, alle immaginative Stampe di Debussy, un
viaggio tra sonorità esotiche, ritmi andalusi e atmosfere
parigine. E poi, l'epica e grandiosa "Dante Sonata" di Liszt che
dipinge l'Inferno dantesco, e gli E'tudes dell'opera 39 di
Rachmaninov, serie di quadri sonori composti nel primo decennio
del Novecento.
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