Alla fine è stato un successo,
soprattutto per l'orchestra, il concerto della Filarmonica della
Scala di ieri sera che si è svolto nonostante il forfait nel
giro di pochi giorni della pianista Imogen Cooper, che il 28
ottobre ha avuto un infortunio alla mano, e del direttore Fabio
Luisi, colpito il 2 novembre da una indisposizione.
Chiamati all'ultimo dunque sono arrivati sul palco il solista
Alessandro Taverna e il direttore Robert Trevino. Il programma è
rimasto quello annunciato, il complesso concerto per pianoforte
n.20 di Mozart e Til Eulenspiegel lustige Streiche e la suite
per orchestra del Rosenkavalier di Richard Strauss.
D'altronde Taverna con questo concerto di Mozart ha proprio
debuttato alla Scala (nel 2016 con l'orchestra dell'accademia e
Michele Mariotti sul podio), una composizione a cui è abituato e
che ha eseguito con agio.
Per ringraziare il pubblico degli applausi, ha poi regalato
come bis Schafe können sicher weiden dalla Cantata 208 di Bach.
Ma è soprattutto la Filarmonica che ha coinvolto il pubblico
nella seconda parte del concerto con l'energia di Strauss e di
Trevino, al termine più che soddisfatto.
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