Un racconto dedicato a Miles
Davis, una delle personalità più eccentriche e influenti della
storia recente, immerso in un percorso musicale che ricostruire
la vita e la musica di un artista che ha segnato il Novecento
attraverso il suo universo sonoro e le sue relazioni artistiche
e umane: tutto questo è "kind of Miles", l'opera teatrale e
musicale di Paolo Fresu dedicata al grande trombettista e
compositore statunitense. Lo spettacolo, che arriva all'Arena
del Sole di Bologna dal 21 al 24 novembre prossimi diretto da
Andrea Bernard, chiude idealmente la trilogia prodotta dal
Teatro Stabile di Bolzano che ha visto Paolo Fresu protagonista
di Tempo di Chet e Tango Macondo con un lavoro musicale e
teatrale capace di disegnare il mondo creativo e visionario del
trombettista nato nel 1926. Paolo Fresu alla tromba, sarà
affiancato da Bebo Ferra (chitarra), Christian Meyer (batteria),
Dino Rubino (pianoforte), Federico Malaman (basso), Filippo
Vignato (trombone), Marco Bardoscia (contrabbasso) e Stefano
Bagnoli (batteria).
"Chet Baker e Miles Davis sono stati i miei artisti di
riferimento - dice Fresu - due artisti che ho molto amato e ai
quali mi sono sentito molto vicino. Miles ci ha insegnato ad
andare sempre avanti. Credo che in questo momento storico, al di
là dell'estetica, ci sia un bisogno impellente di vedere oltre
le cose. Forse saranno proprio la visionarietà, la poesia e il
coraggio a darci la possibilità di salvare il pianeta".
La narrazione di Fresu, che firma anche la drammaturgia, è
puntellata da momenti personali - soprattutto l'apprendistato
del jazz tra gli anni Settanta e Ottanta - e vive del dialogo
tra brani musicali originali, da lui composti, e le suggestioni
delle video proiezioni che arricchiranno la scena. La scatola
scenica che ospita gli artisti è abitata, infatti, dai visual di
Marco Usuelli e Alexandre Cayuela.
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