Due pianoforti per due fratelli,
gli olandesi Lucas e Arthur Jussen, e un concerto - giovedì 28
novembre (ore 20.30) nel Teatro Sannazaro a Napoli - che si pone
tra gli eventi di punta della stagione musicale
dell'Associazione Alessandro Scarlatti presieduta da Oreste de
Divitiis. "Siamo molto contenti di ospitare il concerto del duo
Jussen - sottolinea Tommaso Rossi direttore artistico della
Scarlatti - che scelgono l'Associazione Scarlatti per il loro
debutto a Napoli. Artisti moderni e versatili, nel loro stile
energico e raffinato al tempo stesso, presentano al nostro
pubblico una selezione di brani particolarmente eterogenea e di
sicuro interesse".
Il programma musicale che propongono nella serata al
Sannazaro, che segna il loro debutto nel capoluogo partenopeo,
offre una brillante carrellata di capolavori sia per pianoforte
a quattro mani che per due pianoforti. Si comincia con la
"Sonata in do maggiore per pianoforte a quattro mani K 521" di
Wolfgang Amadeus Mozart, esempio vivace del genio mozartiano,
per proseguire con "l'Andante con Variazioni op. 46" di Robert
Schumann, capolavoro tra le composizioni create "per due
pianoforti". Dopo il brano "Bunte Blätter" per due pianoforti
del compositore e direttore d'orchestra tedesco Jörg Widmann
(classe 1973), si passa ai "Six épigraphes antiques per
pianoforte a quattro mani, L 139" di Claude Debussy, per
chiudere, infine, con la "Suite n. 2 (1901) per due pianoforti,
op. 17"di Sergej Rachmaninov. "Fu il nostro primo maestro di
pianoforte - così i due musicisti in una recente intervista - a
suggerirci di suonare insieme, e non abbiamo mai smesso.
All'inizio era un modo divertente per fare qualcosa insieme
senza litigare. Oggi vivere insieme i diversi momenti della vita
del concertista è bello sotto ogni punto di vista".
Allievi di Maria João Pires, tra gli altri, hanno vinto premi
e concorsi internazionali e, dal 2010, registrano in esclusiva
per Deutsche Grammophon. Nel 2015 la rivista britannica
Gramophone ha indicato la loro incisione del "Doppio Concerto KV
365" di Mozart come "una delle 50 migliori registrazioni
mozartiane, accanto a quelle di Alfred Brendel, Murray Perahia,
Emil Gilels o Martha Argerich".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA