Alla Scala tutto è pronto per Die Walküre.
La Valchiria, secondo capitolo della tetralogia che Wagner ha dedicato alla saga dell'Anello del Nibelungo, debutterà il 5 febbraio a firma di Sir David McVicar con sul podio ad alternarsi Simone Young, prima donna a dirigere l'Anello (in tedesco il Ring) a Bayreuth, e Alexander Soddy.
Dopo L'Oro del Reno dello scorso anno, infatti, in questa stagione sono in programma Die Walküre e Siegfrid, mentre nella prossima toccherà al capitolo finale della tetralogia, Die Götterdämmerung, Il crepuscolo degli dei. E sempre nella prossima stagione alla Scala verrà eseguito il Ring completo tutto di fila: dal 1 al 7 marzo con la direzione di Simone Young - premiata come best conductor agli International Music Award - e dal 10 al 15 marzo da Soddy.
Si tratta di un evento per cui la Scala ha ideato degli abbonamenti speciali (in vendita dal 23 aprile, dopo la prevendita riservata a chi già possiede un abbonamento alla Scala). Oltre a quelli base per i quattro spettacoli (da 390 a 790 euro a seconda del posto) sono stati introdotti abbonamenti bronze (posto in platea e drink e panino nell'intervallo di ogni opera a 1.100 euro), silver (con cena a buffet nel museo a 1.400 euro), gold (con cena in piedi nel ridotto Toscanini) e platinum (cena placé al ristorante Foyer a tremila euro, 15mila se si acquista un intero palco a sei posti).
Ma il teatro pensa anche all'inclusione e con Valchiria si inaugura un progetto triennale alla Fondazione Monte di Lombardia che nelle intenzioni coinvolgerà 25mila ragazzi dagli 11 ai 18 anni. Il 30 gennaio si partirà quindi con l'apertura della prova antigenerale di Valchiria ma saranno previsti esperienze formative e culturali, non solo prove aperte, ma anche incontri, guide all'ascolto, laboratori per realizzare progetti grafici o video, e tre momenti artistici organizzati al teatro Fraschini di Pavia.
Al centro comunque resta sempre la musica, e quella di Wagner ha "una profondità e una bellezza incredibile" ha osservato Young. McVicar aveva spiegato alla presentazione dell'Oro del Reno che vedeva questo Ring con un occhio al tema del climate change, e rispetto al primo capitolo della tetralogia - che ha trattato come una sorta di commedia barocca - l'ambiente si fa più tetro e terreno.
"Garantisco che sarà spettacolare come Rheingold" ha sintetizzato la scenografa Hannah Postlethwhite, che ha realizzato la scene con McVicar, da un grande schermo sul quale vengono proiettate immagini alla gigantesca statua di una donna che appare alla cavalcata della Valchirie, volto della loro madre.
A sottolineare la commozione del finale Micheal Volle, nella parte di Wotan, capo degli dei, che nel finale è costretto a dire addio alla figlia adorata Brunnhilde (Camilla Nylund). Con loro nel cast Klaus Florian Vogt (Siegmund), Okka von der Dammerau (Fricka) e Elza van der Heever (Sieglinde).
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