E' un libro molto particolare quello che sbarcherà giovedì 14 al Salone di Torino.
S'intitola "L'Ora edizione straordinaria" e straordinario lo è davvero.
Edito dalla Regione Siciliana, è scritto da 52 giornalisti di
quello che fu il piccolo grande quotidiano palermitano del
pomeriggio, chiuso nel maggio 1992 ma ancora vivo nella cultura
italiana per essere stato il primo giornale a chiamare la mafia
con il suo nome, a combatterla vedendosi distrutta la tipografia
dalle bombe del boss Luciano Liggio e pagando con tre vite umane
(Mauro De Mauro, Cosimo Cristina e Giovanni Spampinato) il suo
impegno contro Cosa Nostra e contro clientelismi, corruzione e
tentativi di restaurazione politica.
Nato per celebrare il centenario del suo leggendario
direttore, Vittorio Nisticò, L'Ora edizione straordinaria è
firmato da 52 giornalisti cresciuti alla scuola di questo grande
maestro che assunse la direzione nel 1954, mantenendola per
vent'anni e poi guidando per un'altra quindicina la cooperativa
che subentrò nella proprietà.
Il libro sarà presentato alle 15 del 14 ottobre nella sala
Viola del Lingotto da Marcello Sorgi, che deve all'Ora la sua
formazione, e dallo storico Giovanni De Luna.
Scrive Sorgi nella nota introduttiva: "Sono stato per
vent'anni l'allenatore di una squadra di provincia fatta di tre
generazioni di cronisti che volevano giocare in serie A, soleva
dire Vittorio Nisticò, il giornalista che ci insegnò il mestiere
con il gusto artigianale del lavoro ben fatto e la passione
civile di raddrizzare le cose storte. Un uomo straordinario, Un
maestro, detto senza retorica". E straordinario è l'apporto di
firme di questo singolare lavoro ricco di storie, di esperienze,
di momenti di vita redazionale e di fatti eccezionali che la
cronaca siciliana non ha mai risparmiato.
Da Francesco La Licata a Francesco Merlo corrono quattro
generazioni di giornalisti insieme con Leonardo Sciascia,
emblema della forte sostanza culturale che animò L'Ora, e che
compare nel libro con editoriale di ferma denuncia apparso
all'indomani del terremoto del Belice.
Il libro, cui è stato conferito il premio Giustolisi per il
giornalismo d'inchiesta, appare ora nella seconda e più ricca
edizione, esce dalla Sicilia per cominciare da Torino un giro
d'Italia. Lo accompagna un ricchissimo corredo fotografico,
oltre 250 immagini dell'Archivio del giornale custodito dalla
Biblioteca Centrale della Regione siciliana. Anche in questo
caso foto d'autore: da Letizia Battaglia a Nicola Scafidi.
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