Mettere in contatto culture diverse attraverso danza, teatro, musica, cinema, letteratura: parte il 28 novembre Festad'Africa, il festival organizzato dal Centro di ricerche teatrali scenaMadre e diretto da Daniela Giordano.
Fino al'8 dicembre quattro sedi diverse in giro per Roma (il teatro Palladium, quello di Villa Torlonia, il teatro Le Sedie e l'Università Luiss) ospitano esibizioni dal vivo, incontri e tavole rotonde uniti dal fil rouge 'la relazione maestro-discepolo nelle arti'.
In collaborazione con ActionAid, si parte con una serata sul
land grabbing, la 'corsa alla terra' per immense coltivazioni
agro-energetiche e progetti industriali che hanno spesso impatti
devastanti per le comunità locali. Ci sarà spazio anche per il
teatro, con la presentazione del nuovo progetto della direttrice
del festival Daniela Giordano, 'Ballata per Chicco di grano,
Pannocchia e Sacchetto'. Poi, naturalmente, tanta musica: ad
esibirsi, fra gli altri, la poliedrica artista camerunense
Werewere Liking con Les Reines Méres, il paroliere ivoriano
Bomou Mamadou, la talentuosa cantante Dobet Gnahorè e persino un
inedito trio di strumenti a corda da Iran Italia e Senegal
(l'oud di Khyam Allami, la chitarra di Giovanni Palombo e la
kora di Pape Siriman Kanoutè).
In programma, inoltre, itinerari nella città a cura
dell'associazione Vita Romana, che svelano culti, letteratura e
spiritualità dell'Africa nella Roma imperiale e raccontano la
Capitale vista dagli occhi di un africano.
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