Da giovedì 3 a domenica 6 novembre, nel Saloncino 'Paolo Poli' del Teatro della Pergola di Firenze, il romanzo Siddhartha di Hermann Hesse, per la prima volta in Italia, diventa spettacolo teatrale, grazie all'idea progettuale di Manuele Morgese, direttore della Compagnia Teatrozeta, qui nel duplice ruolo di attore e di regista.
Mariano Rigillo, maestro e interprete d'eccezione, è il 'deus ex
machina' che guida le fila della rappresentazione per assurgere
a protagonista nel ruolo del Barcaiolo, simbolo della
spiritualità universale narrata da Hesse.
In scena Riccardo Feola, nel ruolo dell'amico fedele Govinda,
e Sara Adami in Kamala, maestra d'amore. Dialoghi e narrazione,
spiega una nota, si alternano nel profondo rispetto del
messaggio dell'autore, con l'obiettivo di condurre lo spettatore
a una vera e propria rilettura della storia, attraverso
un'osmosi linguistica multimediale, tra teatro e audiovisivo,
tra musica e danza, tra prosa e visual art. Siddhartha è la
storia dell'uomo. Siddhartha è il cerchio della vita.
Siddhartha, spirito e uomo, nella costante ricerca del proprio
io, è un personaggio monumentale, di cui il teatro
contemporaneo, in questi tempi così bui e incerti, ha
sicuramente bisogno.
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