(di Daniela Giammusso)
Fede e santità, si possono portare in scena con successo? Nell'anno del Giubileo, la risposta è "si", con un fiorire di titoli che spiccano già nei cartelloni della seconda metà di stagione.
Il primo è Bernadette de Lourdes, musical kolossal che dopo aver conquistato la Francia, il 16 gennaio arriva in Italia, all'Auditorium della Conciliazione, proprio a pochi metri dal sagrato di San Pietro, con libretto e regia di Serge Denoncourt e adattamento di Vincenzo Incenzo (tappe anche a Napoli, Bari, Torino). In scena, la storia di Bernadette Soubirous, quattordicenne che vive nella miseria a Lourdes, nel sud-ovest della Francia, ma scelta dalla "Signora" per rivelarsi come l'Immacolata Concezione.
Si torna invece alle origini con Gabriele Vacis e gli artisti di PoEM ne La trilogia dei libri - Antico testamento, in prima nazionale il 14 gennaio alle Fonderie Limone di Torino. Siamo al III secolo a.C. quando, sotto il regno di Tolomeo II, una commissione di settantadue sapienti ebrei viene incaricata di tradurre in greco il Pentateuco, ovvero i primi cinque libri della Bibbia. Un vero e proprio spartiacque che relega il mito, fino a quel momento principale strumento per spiegare le origini del mondo, a sfera di fantasia. Stessa materia per Moni Ovadia e Aldo Cazzullo, in tournée con Il romanzo della Bibbia. Una storia a due voci, dove tra letture e canti si va dalla Creazione a Sodoma e Gomorra, da Adamo ed Eva alla profezia di Isaia che lascia intravedere l'arrivo del Messia (tappe a Bologna, Milano, Genova, Napoli, Trieste e al Vittoria di Roma 11-16 febbraio).
Si torna all'oggi con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo e I due Papi, la commedia di Anthony McCarten diretta da Giancarlo Nicoletti, che immagina il rapporto tra Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio appena prima delle dimissioni di Benedetto XVI e l'elezione di Francesco al soglio pontificio (Modena, Siena, Todi, Lucca, Treviso). Massimo Ghini vive invece l'altra faccia della medaglia con Noi Giuda, testo di Angelo Longoni sull'umano e le sue infinite contraddizioni e su quel tradimento che è, in realtà, indispensabile alla diffusione della parola di Dio (Parioli Costanzo di Roma 14-18 maggio) Ma il Giubileo della speranza si intreccia indissolubilmente anche con gli 800 anni dalla morte di San Francesco, che si celebreranno nel 2026. A raccontare la storia del poverello di Assisi c'è Simone Cristicchi con Franciscus - Il folle che parlava agli uccelli (tappe a Pavia, Torino, Genova, Trieste).
Dalla storia del santo patrono d'Italia - tra i natali francesi e la passione per la letteratura cavalleresca, la guerra, la galera e l'ascesa a santo che ricostruisce la Chiesa di Dio in Terra - parte anche la riflessione di Ascanio Celestini in Rumba - L'asino e il bue (Salerno, Narni, Lecce). C'è poi Padre Marco Finco, attore e frate cappuccino, che al Franco Parenti di Milano porta il Cantico di San Francesco, prima opera scritta della letteratura italiana (19-20 febbraio). E ancora, c'è il Francesco in musical di Forza venite gente con Stefano Dilauro e Mauro Mandolini (all'Orione di Roma fino al 12 gennaio poi Isernia, Pescara, Brescia, Padova, Torino, Catania, Palermo). O il Fra' di Giovanni Scifoni, ritratto di "un artista, forse il più grande della storia" (da marzo, Latina, Napoli, Salerno, Reggio Calabria, Cosenza). Proprio Scifoni è poi il Don Silvestro della commedia musicale per eccellenza sui temi della fratellanza, come Aggiungi un posto a tavola di Garinei e Giovannini (fino al 19 gennaio al Brancaccio di Roma, poi anche a Genova, Vicenza, Firenze, Reggio Emilia, Bologna, Ancona).
Titolo cult di Pasqua, al Sistina di Roma torna Jesus Christ Superstar, l'opera rock di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, nella versione targata Massimo Romeo Piparo. (
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