Il 10 febbraio si celebra il 15° Giorno del Ricordo.
Istituita con la legge n.
92 del 30 marzo
2004, la giornata intende "conservare e rinnovare la memoria
della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe,
dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati
nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine
orientale".
Iris commemora le vittime di questa strage con una serata
speciale, composta da due opere: Il segreto della miniera, in
prima visione assoluta, seguito da La città dolente. La nuova
iniziativa della rete tematica diretta da Marco Costa compie una
"discesa all'Inferno nelle viscere della Storia", per riflettere
sulla bruttura della guerra, sul fatto che la divisione fra
buoni e cattivi va incontro a molte sfumature.
Il primo film è la storia di un minatore sloveno, già reduce
dal massacro di Srebrenica, che in una miniera abbandonata trova
i cadaveri di 4.000 profughi della seconda guerra mondiale. Ex
soldati nazisti, ma anche civili, donne e bambini, uccisi dai
vincitori e nascosti in un fossa comune. La pellicola dà conto
della lotta del protagonista per far venire a galla la scoperta,
nell'omertà generale. Diretto da Hanna Antonina Wojcik-Slak, è
stato selezionato come miglior film sloveno per gli Oscar.
Il secondo, del 1948, per regia di Mario Bonnard, è un film in
bianco e nero riscoperto e presentato alla 65/a Mostra di
Venezia, e poi selezionato tra i 100 film italiani da salvare.
Qui si narra l'esodo istriano dopo i Trattati di Parigi del
1947, quando la città di Pola fu annessa alla Jugoslavia e molti
italiani furono costretti a emigrare. Fra questi, la famiglia
del protagonista Berto, che tenta di rimanere nella città, ma
finirà in un campo di concentramento per non voler dare il suo
sostegno al governo Jugoslavo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA