Quando ci si innamora di un artista ormai scomparso si desidera conoscerlo a fondo, scoprire dettagli della sua vita quotidiana, conoscere chi lo ha incontrato, calcare i suoi stessi passi.
Stanley Tucci è da sempre ossessionato dal grande pittore e scultore modernista Alberto Giacometti; cresciuto a New York con un padre insegnante d'arte, Tucci fin da giovane ha amato il lavoro di Giacometti e la sua ricerca sulla condizione umana.
Dopo aver diretto un
biopic - Final portrait, magistralmente interpretato da Geoffrey
Rush - il documentario Alberto Giacometti by Stanley Tucci in
onda in prima visione su Sky Arte (120 e 400 di Sky) giovedì 18
febbraio alle 21.15, approfondisce ulteriormente la sua ricerca
sull'artista, continuando fin dove è possibile il suo viaggio di
scoperta.
Stanley incontra profondi conoscitori del lavoro di
Giacometti, tra cui lo scultore Antony Gormley, il direttore
della Tate Gallery Frances Morris e Adrien Maeght, interroga
amici e conoscenti che hanno posato per lui; raccoglie
particolari della travagliata vita sentimentale, entra nello
studio parigino al 46 di Rue Hippolyte Maindron (oggi casa
privata), per conoscere più a fondo un uomo tormentato che ha
conosciuto la fama, ma che ha vissuto lontano dal lusso e
disprezzato il denaro, concentrandosi nella sua ricerca
artistica. Oggi le sue opere valgono decine di milioni di
dollari.
Il documentario è diretto da Elizabeth Dobson, prodotto da
Caroline Marsden e prodotto da Neil Crombie e Joe Evans.
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