"Qui, nella sede Rai di Napoli,
abbiamo un archivio straordinario: questo è non solo un luogo
fisico ma un luogo di memoria oltre che di realtà museale.
Abbiamo dato il nostro impegno al direttore della sede Rai, ai
dirigenti nazionali per rifare tutto. Parliamo di una struttura
realizzata fra gli anni Cinquanta/Sessanta, bisogna rifarla con
nuove tecnologie e fare in modo che non portino questa realtà -
come avevano cercato di fare qualche anno fa - a Torino o a
Milano, dove fa freddo e si mangia male". Lo ha affermato il
presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo de
Luca, intervenendo alla presentazione, nel foyer della sede Rai
di Napoli, del cortometraggio "Sete" ideato dalla Scuola di
Cinema e Audiovisivo della Accademia di Belle Arti, nell'ambito
del primo Master di II livello in Scenografia per il cinema e
Costume per il cinema, finanziato dalla Regione nell'ambito del
Poc 2014/2020, realizzato in collaborazione con la RAI e
Netflix. All'incontro sono intervenuti Rosita Marchese,
presidente dell'Accademia di Belle Arti e Antonio Parlati,
direttore del Centro di Produzione Rai.
Secondo De Luca occorre "difendere la sede Rai di Napoli
perché è un polo di vita culturale, un centro di memoria e di
cultura". "Noi siamo prontissimi a sostenere questo
investimento, non abbiamo problemi. Facciamo un investimento con
le tecnologie e con le strutture più avanzate possibili".
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