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Bruno Vespa: studio rinnovato e interviste più esigenti

Bruno Vespa: studio rinnovato e interviste più esigenti

"Porta a Porta soffre per l'orario di collocazione"

ROMA, 09 settembre 2024, 20:06

Michele Cassano

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Studio rivisto e novità anche per lo stile di conduzione. Bruno Vespa lancia la nuova stagione di Porta a Porta, al via domani su Rai1 in seconda serata, con l'obiettivo di invertire il trend degli ascolti. "Porta a porta soffre per l'orario di collocazione e spesso ha un traino terribile", ha spiegato, sottolineando di dover risalire da share dei programmi precedenti del 7, 8, massimo 9% e auspicando che "la Rai acquisti film migliori" da posizionare prima del programma. Diverso il quadro di Cinque Minuti, al via sempre domani dopo il Tg1 della sera, che nella passata stagione "ha sfiorato il 22% di share con 200mila spettatori in più della passata stagione".   

  Per questo il conduttore si è detto pronto a rinnovare il suo longevo talk, nato nel '96. "Quest'anno cambieremo e lo faremo per sottrazione - ha annunciato -. Toglieremo delle cose a partire dal tavolo centrale che sarà sostituito da comodissime poltroncine". Saranno eliminati riquadri e cornici e sarà allestito un videowall gigante. "Avremo una grafica migliore, che è stata sempre il nostro problema", ha rimarcato. "Poi avremo meno ospiti, ospiti più importanti che saranno trattati in maniera più attenta - ha proseguito -. Saremo un filino meno garbati e un filino più esigenti. Riconosco di aver avuto qualche momento di distrazione e speriamo che non succeda più". "Quando arriviamo noi, tutti sanno già tutto - ha aggiunto -. Per questo dobbiamo aiutare la gente a capire cosa è successo. Abbiamo chiamato tutta la squadra a un rinnovato entusiasmo".    

Quanto agli ospiti, non ci sarà la premier nella puntata d'esordio, come da tradizione. Vespa ha detto di sperare "che Meloni venga quando avrà qualcosa da dire. Immagino che sarà quando si sapranno le deleghe che avrà Fitto". Nella prima puntata ci sarà Giovanni Costantino, amministratore delegato di Italian Sea Group, per approfondire la vicenda dell'affondamento del Bayesian. "Poi ricorderemo Mike Bongiorno, con la moglie Daniela - ha annunciato -. In seguito avremo Stefano De Martino". "Abbiamo inviato Schlein e il resto dell'opposizione con lo scrupolo che ci caratterizza. E la nostra caratteristica, non riusciamo a non essere pluralisti - ha detto ancora -. Mi piacerebbe ospitare un confronto tra Conte e Renzi. Abbiamo ottimi rapporti con tutti e due e spero che accettino".    

Vespa non si è sottratto alle domande sul caso Sangiuliano-Boccia. Prima rispondendo alla domanda su cosa significhi fare servizio pubblico: "Hanno detto che intervistare Maria Rosaria Boccia in una tv commerciale era servizio pubblico - ha affermato -, mentre intervistare un ministro al Tg1 non lo era. Non so più cosa significhi fare sevizio pubblico". Poi entrando più nel dettaglio: "Mi sarebbe piaciuto intervistare Sangiuliano. Il direttore del Tg1 è stato bravissimo, ha chiesto tutto al ministro. Non capisco come si possa criticare quell'intervista. Non è, invece, in cima ai miei desideri intervistare la Boccia, perché non voglio essere uno dei suoi strumenti". "Dare un consiglio a Sangiuliano per il rientro in Rai? - gli è stato chiesto ancora - Non chiedetemi troppo, spero che prima o poi abbia un lavoro adeguato alle sue qualità".    

Infine una battuta sullo stallo nelle nomine in Rai. "I momenti di stallo non mi preoccupano, ne ho visti tanti - ha sottolineato -. L'unico che riusciva a risolverli era Benrabei che faceva l'ordine di servizio a Ferragosto. Noi siamo la testimonianza che indipendentemente dai vertici, che per fortuna lavorano, andiamo avanti come se nulla dovesse accadere".    

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