Come "è capitato a me leggendo
della sua vita, credo che molti italiani vedendo questo film
rimarranno sorpresi nello scoprire una storia straordinaria,
quella di un self made man. Figlio di contadini, Ennio segue e
realizza il proprio sogno, crea un'idea innovativa di banca,
senza mai perdere il senso del mondo, dell'umanità, il rispetto
delle persone". Lo dice all'ANSA Massimo Ghini protagonista di
Ennio Doris - C'è anche domani diretto da Giacomo Campiotti,
biopic sul fondatore di Banca Mediolanum, scomparso nel 2021.
Dopo l'uscita in sala ad aprile con Medusa, il film arriva in
prima serata domenica 24 novembre su Canale 5.
Alla base del racconto (prodotto da Movie Magic
International), che ha fra gli altri interpreti Lucrezia Lante
della Rovere, Eugenio Franceschini e Giulia Vecchio, c'è
l'autobiografia uscita nel 2014 del banchiere, intitolata
proprio C'è anche domani (Sperling & Kupfer). "Con il film non
abbiamo assolutamente fatto un santino - dice l'attore -. E' il
racconto reale di un uomo che ha sempre mantenuto un profondo
senso etico del suo lavoro". L'episodio emblematico è quello
del 2008 quando dopo il crollo della Lehman Brothers, Doris in
accordo anche con Berlusconi (con il quale nel 1982 aveva dato
vita a Programma Italia, prima forma di quella che diventerà
Banca Mediolanum, ndr), decide di rimborsare, prelevando i fondi
dai propri conti privati, gli oltre 11.000 clienti che avevano
investito in titoli che comprendevano obbligazioni del colosso
americano. Il messaggio "lanciato ai giovani che viene dalla sua
vita è non arrendersi, guardare sempre in una dimensione del
futuro".
Ghini intanto torna al cinema con E se mio padre "l'opera
prima diretta da mia sorella, Solange Tonnini che racconta la
storia della nostra famiglia". "Essendo un esordio alla regia,
c'è il problema enorme, nel cinema italiano, della distribuzione
- osserva -. Ci sono tanti film che restano fermi o spariscono.
Spero che il nuovo Ministro della Cultura faccia qualcosa.
Quello precedente ha tagliato solo i fondi. Con Giuli però c'è
un dialogo". Nel futuro prossimo dell'attore c'è anche il
teatro con la trasposizione de Il vedovo, coprotagonista è Paola
Tiziana Cruciani, dal cult di Dino Risi con Alberto Sordi e
Franca Valeri, al Parioli di Roma a fine febbraio e la ripresa
di Noi Giuda, scritto da Angelo Longoni.
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